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Niente più bollo sui certificati digitali, gli atti scaricati dall’Anagrafe saranno gratuiti

Con il decreto Semplificazioni il governo inserisce una serie di novità per accelerare il processo di digitalizzazione della Pubblica amministrazione: c’è la delega per aiutare chi non ha dimestichezza con l’identità digitale; cominciano i controlli su chi frena il processo di innovazione; e soprattutto viene eliminato il bollo da 16 euro per i certificati anagrafici digitali.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Addio per sempre al bollo sui certificati digitali. Quelli ottenuti semplicemente effettuando un download. Nel decreto Semplificazioni, o decreto Recovery, c'è un po' di tutto. Il governo è pronto a vararlo in questi giorni, ma la discussione, soprattutto sul tema degli appalti, ha rallentato il percorso. Ci sono misure richieste dalla Commissione europea, ma anche novità importanti per la Pubblica amministrazione. Oltre all'istituzione della governance che gestirà le centinaia di miliardi di euro che arriveranno in Italia grazie al Recovery fund, con la cabina di regia composta dal presidente del Consiglio e i ministri a fare da guida, ma anche con due organismi composti da puri tecnici che però avranno un ruolo cruciale nella spesa dei fondi europei.

Tra le novità che saranno contenute nel nuovo decreto legge c'è l'esonero dal pagamento delle imposte di bollo da 16 euro e dai diritti di segreteria per i certificati anagrafici digitali: dallo stato di famiglia al certificato di nascita o di residenza. Parliamo di tutti gli atti scaricati attraverso l'Anagrafe tributaria della popolazione residente. Il testo, precisamente, dovrebbe spiegare che i certificati digitali saranno "in ogni caso, senza oneri per il richiedente".

Il decreto Semplificazioni tenta di imprimere un'accelerazione alla digitalizzazione di tutta la Pubblica amministrazione. Ci sono tante novità che sono pronte ad essere inserite per potenziare la macchina pubblica: cominceranno i controlli su chi frena l'innovazione affidati all'Agid (l'Agenzia per l'Italia digitale nata sotto il governo Monti), che potrà anche sanzionare le amministrazioni con multe che andranno da 10mila a 100mila euro; i servizi saranno implementati, come con l'inserimento la delega per l'identità digitale, che consentirà a chi conosce meglio lo Spid e i nuovi strumenti di aiutare chi è in difficoltà; ma anche – appunto – l'esonero dal bollo da 16 euro per i certificati digitali.

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