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Sciopero di Ita Airways (ex Alitalia) il 28 febbraio, manca l’accordo sugli stipendi: cosa succede

I sindacati dei dipendenti di Ita Airways, ex Alitalia, hanno annunciato uno sciopero di quattro ore per il 28 febbraio 2023. L’azienda, infatti, avrebbe rifiutato di firmare un accordo sugli aumenti di stipendio. Le trattative continueranno nei prossimi giorni. Ecco cosa succede per chi deve partire.
A cura di Luca Pons
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I dipendenti di Ita Airways hanno annunciato uno sciopero per il 28 febbraio 2023. Una trattativa per l'aumento degli stipendi era in corso con il Consiglio di amministrazione, che fa riferimento al ministero dell'Economia, ancora proprietario al 100% dell'ex Alitalia, ma non ha portato ai risultati sperati. Così, in un verbale di mancato accordo, i sindacati hanno scritto che l'azienda "inspiegabilmente ha manifestato rigidità inaccettabili", rifiutando di "sottoscrivere un accordo costruito insieme nei lunghi mesi di trattativa".

Il mancato aumento degli stipendi, per i rappresentanti sindacali, è "un fatto grave, irrispettoso nei confronti dei lavoratori e dei cittadini", e per questo è stata proclamata "una prima azione di sciopero, il primo dell’era Ita Airways resosi necessario a causa della folle irragionevolezza di alcuni membri del Consiglio di amministrazione della compagnia". I sindacati hanno chiesto "l’immediato intervento dell’azionista", cioè appunto il ministero dell'Economia.

Lo sciopero, secondo quanto reso noto da fonti sindacali, sarà il 28 febbraio 2023. La durata dovrebbe essere limitata a quattro ore. Ci sono ancora poco più di due settimane per un intervento dell'azienda, che in una nota ha fatto sapere di non essere "nelle condizioni di firmare l’accordo",  maturato solo "nelle ultime ore" prima dell'incontro per la firma. Per questo, è stato convocato "un Cda straordinario per l’inizio della settimana prossima" e Ita ha chiesto un nuovo incontro con i sindacati nei giorni successivi.

Cosa succede a chi deve partire in caso di sciopero della compagnia aerea

Come detto, lo sciopero è stato annunciato per il 28 febbraio 2023, con una durata di quattro ore. Le trattative proseguiranno nei prossimi giorni e, se l'azienda dovesse raggiungere un nuovo accordo con i sindacati, è possibile che lo sciopero sarà annullato. In ogni caso, se si verifica di uno sciopero limitato nel tempo, è probabile che l'aereo venga ritardato piuttosto che cancellato.

È utile sapere, comunque, che in caso di ritardi gravi o cancellazioni dovuti a scioperi legati alla compagnia aerea si ha diritto a un rimborso del biglietto, oltre a un risarcimento del danno, in molti casi. Alcune compagnie permettono anche di richiedere direttamente un volo alternativo. In ogni caso, una pagina del sito dell'Ente nazionale per l'aviazione civile contiene i voli garantiti in caso di sciopero.

La trattativa per vendere Ita Airways a Lufthansa

L'annuncio del primo sciopero nella storia di Ita Airways è arrivato mentre il ministero dell'Economia prosegue le trattative per vendere una parte della compagnia aerea alla tedesca Lufthansa. Tra le parti è già stato firmato un memorandum, confidenziale, con l'impegno a proseguire la trattativa. Secondo fonti di stampa, l'intenzione di Lufthansa sarebbe di acquistare tra il 20% e il 40% della compagnia, spendendo fino a 300 milioni di euro.

Si potrebbe arrivare a un ingresso operativo dell'azienda tedesca già nell'estate del 2023. Secondo quanto fatto emergere da Lufthansa, i futuri azionisti non avrebbero posto nessun ostacolo all'aumento delle retribuzioni: non sarebbe stato un blocco per le trattative.

Quanto guadagna un dipendente di Ita e cosa chiedono i sindacati

Secondo stime sindacali, attualmente un pilota di Ita Airways con 12 anni di anzianità guadagna in un mese circa 4mila euro, mentre presso molte altre compagnie concorrenti la cifra è decisamente più alta: 4.700 per WizzAir, 5.870 per Ryanair, addirittura 8.650 per EasyJet. Differenze anche per gli assistenti di volo, che sarebbero pagati dall'ex Alitalia circa 1.800 euro al mese mentre WizzAir riconosce 2.152 euro e EasyJet 2.500.

L'accordo che era stato ipotizzato, ma non è poi stato firmato da Ita – anche se le trattative torneranno probabilmente attive per evitare lo sciopero – prevedeva un aumento del 38% sui minimi tabellari per i piloti, e del 23% per gli assistenti di volo, secondo quanto è trapelato. Erano previsti anche rialzi di stipendio per il personale di terra. Complessivamente, Ita Airways ha circa 3.600 dipendenti.

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