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Ministro Mauro: “Senza risorse default funzionale delle forze armate”

In audizione in commissione alla Camera il ministro della Difesa ha ricordato che “con questi parametri di spesa nel giro di pochi anni rischiamo il completo default funzionale delle forze armate”.
A cura di Antonio Palma
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Il taglio delle risorse destinato al settore della Difesa è ormai "insostenibile" perché "con questi livelli economici, in particolare nel settore dell'esercizio, risulta impossibile perseguire quel livello di effettiva prontezza che rappresenta un parametro essenziale" delle Forze Armate. Lo ha sostenuto oggi il Ministro della Difesa Mario Mauro nel corso della sua audizione davanti alla commissione Difesa della Camera a proposito dell'indagine conoscitiva sui sistemi d'arma, in vista del consiglio europeo di dicembre 2013. "Le forze armate europee devono poter operare congiuntamente fra di loro, essere cioè interoperabili" ha spiegato il ministro, aggiungendo però che “Con questi parametri di spesa, nel giro di pochi anni rischiamo il completo default funzionale delle forze armate e quindi anche il venir meno della capacità di partecipare nei fatti alla politica di difesa europea”. La compressione delle risorse attuata in questi anni "non ha alcun possibile paragone con i nostri alleati europei e atlantici e ha prodotto uno squilibrio della spesa" ha proseguito Mauro, aggiungendo "E' una condizione insostenibile".

Il Ministro poi ha fornito alcuni dati sulla spesa militare italiana ricordando che è diminuita del 5,2 per cento fra il 2011 e il 2012, e del 19 per cento se si calcola il periodo fra il 2003 e il 2012. "Questa compressione delle risorse ha prodotto un forte squilibrio anche il termini di articolazione interna della spesa. Oggi il 70 per cento del totale è dedicato al personale mentre l'operatività dello strumento militare e gli investimenti si dividono il restante 30 per cento" ha spiegato Mauro. Secondo il Ministro quindi per evitare il default del settore Difesa bisogna attuare in tempi brevi la legge delega, approvata dal Parlamento nella scorsa legislatura, e avviare una profonda riforma delle Forze Armate con un ribilanciamento delle risorse. "Questo paese ha bisogno di un grande dibattito sulla cultura della difesa, dopo 25 anni di cambio di scenario dalla Nato, la cui nostra appartenenza ha orientato le nostre scelte come quella degli F35, è giunto il momento di valutazioni dove non si parli solo di ogni singolo programma ma di tutti i programmi della difesa" ha concluso Mauro.

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