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Covid 19

Migranti, a Pozzallo in arrivo 90 militari dopo le fughe

A Pozzallo sono in arrivo 90 militari. Lo ha annunciato il sindaco Ammatuna dopo le ultime fughe dall’hotspot: “Non è possibile che queste cose possano accadere. I cittadini di Pozzallo non lo possono tollerare più”. Preoccupa l’aumento dei casi di Covid-19 tra i migranti ospiti nella struttura, che sono saliti a 73.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Se da qui a lunedì ci dovessero essere altre fughe di migranti dall'hotspot di Pozzallo, considerato il più sicuro d'Italia, pianterò una tenda, chiamerò anche gli assessori e i consiglieri comunali, per supportare le forze dell'ordine, nell'evitare che questi episodi possano ripetersi". Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, non ha più intenzione di tollerare una situazione fuori controllo che preoccupa i cittadini.

Dopo le ultime fughe registrate nei giorni scorsi – 15 migranti si sono allontanati ieri dal centro di accoglienza all'interno del porto, altri 43 ospiti sono scappati due giorni fa – gli abitanti della cittadina del ragusano sono esasperati perché, come denuncia il primo cittadino, tra le persone che hanno lasciato il centro ci sono anche migranti risultati positivi al coronavirus. In totale all'hotspot di Pozzallo, ci sono 165 migranti; con i 64 casi di positività riscontrati oggi, i positivi al covid-19 in tutto sono 73.

La novità è che sono in arrivo altri 90 militari, che saranno sul posto lunedì prossimo. "Ho chiesto una riunione del comitato per ordine e la sicurezza che si è tenuta stamattina in Prefettura – ha detto ancora Ammatuna -. Qualche minuto fa il prefetto Ragusa mi ha preannunciato l'arrivo di 90 militari per presidiare l'hot spot e il territorio ibleo. Devo ringraziare il prefetto per il suo operare continuo e attento".

"Non è possibile che queste cose possano accadere. I cittadini di Pozzallo non lo possono tollerare più. Siamo una cittadina accogliente ed umana – ha continua il sindaco – ma il diritto di chi è accolto non si mette in discussione, si tratta di salvare vite umane. Ma c'è anche il diritto di chi accoglie: il diritto alla tranquillità, al non avere problemi di ordine pubblico, o legati al contagio. Non tollereremo più alcuna fuga".

Al centro di contrada Cifali tra i territori di Comiso e Ragusa i migranti ospitati sono 81, tra questi ce ne sono 9 positivi. La situazione all'hotspot di Pozzallo è quella più preoccupante: i contagi si autoalimentano all'interno, facendo scattare ogni volta una nuova quarantena per tutti anche se, una volta riscontrati i casi positivi, i migranti vengono trasferiti in un'altro settore della struttura. Il sindaco di Pozzallo ha voluto sottolineare come l'unico sistema efficace per contenere il virus sia quello della quarantena, ma i due episodi di fughe in massa dal centro preoccupano e diventano intollerabili per tenuta generale della sicurezza e con sicurezza si intende sia quella sanitaria, che l'ordine pubblico.

Intanto a Lampedusa ci sono stati oggi altri tre sbarchi, che si aggiungono ai cinque registrati dalla mezzanotte. A bordo di tre barchini, secondo quanto riferiscono fonti di Capitaneria di porto e Guardia di finanza che hanno coordinato le operazioni di soccorso, sono arrivati oltre 40 migranti, quasi tutti tunisini. All'hotspot ci sono al momento 360 ospiti a fronte di una capienza massima di 95. La Prefettura di Agrigento sta lavorando su un nuovo piano di trasferimenti.

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