Migranti, 17 persone sono morte in un naufragio a largo della Turchia

Nuova tragedia nel Mediterraneo. Un gommone con a bordo migranti è naufragato al largo di Bodrum, città costiera di Mugla, località nel sud-ovest della Turchia, sul mare Egeo e che si affaccia sull'isola greca di Kos. Sarebbero in tutto diciassette i morti dopo che l'imbarcazione sulla quale stavano viaggiando si è rovesciata in mare.
Secondo quanto riportano i media locali, le persone a bordo erano in tutto diciannove. Le squadre di soccorso hanno recuperato diciassette corpi e salvato due persone. Lo ha confermato la Guardia Costiera turca, spiegando che sono stati trovati i corpi senza vita di sedici migranti e di uno scafista.
Tra le persone sopravvissute, una è di origini afghane, avrebbe nuotato per sei ore prima di riuscire a mettersi in salvo. A quanto risulta infatti, la segnalazione alla Guardia costiera di Ankara è arrivata proprio dopo che il cittadino afghano è riuscito a raggiungere a nuoto la riva e ha avvertito le autorità. Le squadre di soccorso, supportate da un elicottero e un team di sommozzatori specializzati, si sono poi attivate per metter in salvo i due migranti che si trovavano nell'imbarcazione rovesciatasi poco dopo essere partita dalla costa turca.
Nella nota pubblicata su X dal governatorato di Mugla, viene spiegato che i migranti hanno perso la vita "quando il loro gommone gonfiabile si è capovolto nel Mar Egeo al largo della località turistica di Bodrum". Uno dei sopravvissuti ha dichiarato che la barca "trasportava 18 migranti" quando ha iniziato a imbarcare acqua, affondando appena dieci minuti dopo. Sempre secondo la ricostruzione delle autorità di Mugla, una delle persone a bordo del barcone è riuscita a lanciare l'allarme intorno all'una della notte scorsa. Un precedente bilancio parlava di 14 morti.
Quella consumatasi a largo della Turchia oggi è l'ennesimo drammatico episodio che ha come protagonisti coloro che scelgono (spesso perché senza altra alternativa) di affrontare le acque del Mediterraneo per fuggire da conflitti, fame e carestia, nel tentativo di raggiungere l'Europa.
Solamente due giorni fa, mercoledì, almeno 40 migranti sono morti in un naufragio al largo della costa di Salakta, in Tunisia. La barca su cui viaggiavano si è rovesciata:a quanto risulta a bordo c'erano circa settanta persone, provenienti dall'Africa subsahariana. Trenta di loro sono state soccorse dalle autorità tunisine, mentre per le altre quaranta non c'è stato nulla da fare.