489 CONDIVISIONI

Migranti, 103 persone respinte illegalmente in Libia e Tunisia: sono salve ma in Paesi non sicuri

Un nuovo respingimento illegale di migranti si è verificato nel Mediterraneo centrale. Lo denuncia Alarm Phone: “Le 103 persone sarebbero state intercettate in un’operazione congiunta da parte di autorità libiche e tunisine. Il gruppo è stato diviso: 70 persone respinte in Tunisia e 30 in Libia. Siamo felici che siano vive ma entrambi i paesi non sono sicuri”.
A cura di Annalisa Cangemi
489 CONDIVISIONI
Immagine

Ancora un respingimento illegale di migranti. La vicenda è stata ancora una volta denunciata da Alarm Phone, sul profilo Twitter dell'associazione. "Secondo info frammentarie, le 103 persone sarebbero state intercettate in un'operazione congiunta da parte di autorità libiche e tunisine. Il gruppo è stato diviso: 70 persone respinte in Tunisia e 30 in Libia. Siamo felici che siano vive ma entrambi i paesi non sono sicuri". Il call center per i migranti in difficoltà nel Mediterraneo aveva lanciato l'sos per un barcone in pericolo al largo della Libia.

Nella mattinata di sabato 26 giugno Alarm Phone era rimasta in contatto con i migranti, e aveva lanciato diversi appelli alle autorità maltesi e italiane: "Abbiamo parlato al telefono con le persone in pericolo. Il tempo peggiora e temono per la propria vita. Hanno chiamato Italia e Malta dalla barca ma entrambe rifiutano la responsabilità. La cd Guardia Costiera libica intanto è irraggiungibile! Europa, soccorreteli ora!". Il barcone con 103 persone a bordo era alla deriva, con il motore rotto, e stava imbarcando acqua. I migranti sono stati recuperati dalla cosiddetta Guardia costiera libica e dai soccorsi tunisini, ma sono stati riportati indietro, contro la loro volontà, in Paesi in cui non vengono rispettati i diritti umani. Neanche la Tunisia ha infatti una legislazione completa sulla protezione internazionale, motivo per cui non può garantire la sicurezza dei migranti, che è precondizione necessaria per essere ritenuta un porto sicuro (come prevede tra l'altro la Convenzione di Amburgo del 1979, a cui l'Italia ha aderito).

I 100 migranti in pericolo sono stati portati a Lampedusa

Si è concluso invece positivamente il viaggio di un altro gruppo di migranti, 100 in tutto, che si trovavano in pericolo in zona Sar maltese. Il barcone alla deriva era stato avvisato anche dall'aereo Moonbird della ong Sea Watch. Anche in questo Alarm Phone aveva segnalato il rischio di un possibile respingimento illegale in Libia. Il gruppo è stato invece tratto in salvo dalle autorità italiane e condotte a Lampedusa. "Le 100 persone che erano oggi (ieri ndr) alla deriva nella SAR di Malta sono state soccorse a Lampedusa! Siamo felici che possano finalmente riposarsi in un luogo sicuro dopo il viaggio pericoloso che hanno intrapreso! Grazie Moonbird di Sea Watch per aver supportato la ricerca!".

Nell'hotspot di Lampedusa si trovano al momento 284 ospiti. Cento migranti lasceranno l'isola nella giornata di oggi a bordo del traghetto di linea diretto a Porto Empedocle. Ieri sulla più grande delle Pelagie si sono registrati due approdi (uno dei due è appunto quello segnalato da Alarm Phone): un barcone con 103 persone, tra cui 26 donne, 13 minori accompagnati e 5 non accompagnati, che è stato intercettato dagli uomini della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto, e un secondo barcone con 112 uomini, recuperato dalla Guardia costiera. Per tutti, dopo un primo triage sanitario al molo Favaloro, è stato disposto il trasferimento nel centro di contrada Imbriacola.

489 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views