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Meloni si candida alla guida del Cdx: “Dipende dagli italiani, ma stop accordi scritti sulla sabbia”

Giorgia Meloni si candida alla guida del centrodestra: “Sono fiduciosa che il centrodestra vinca alle prossime elezioni politiche. Mi candido a guidare la coalizione, ma questo dipende dagli italiani”.
A cura di Annalisa Cangemi
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I rapporti tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni continuano a essere burrascosi. La presidente di Fdi ha detto che per il momento non è in programma alcun incontro con Salvini e Berlusconi. Meloni dice solo di aver parlato al telefono con il Cavaliere due giorni fa: "Io non sento Salvini da prima che votasse Mattarella, ho sentito Berlusconi due giorni fa. Lui dice ‘stiamo uniti', ma per carità: solo che non si possono più scrivere accordi sulla sabbia", dice in un'intervista a "30 minuti al Massimo", sul sito de ‘La Stampa'.

Meloni sottolinea che con Salvini non c'è un "problema personale", ma si tratta di un "problema politico": "Hanno votato la legge elettorale con il Pd, stanno al governo con loro, hanno votato Mattarella del Pd, mi chiedo allora, dov'è il centrodestra". Le distanze tra Meloni e Salvini sono aumentate soprattutto a causa del voto per il Quirinale, che ha visto la rielezione di Sergio Mattarella. Secondo Salvini la sua sarebbe stata una scelta obbligata, che lo ha costretto a guardare agli interessi dell'Italia, mettendo al secondo posto il suo partito. "Non è scegliere l'Italia, è scegliere il governo", replica oggi la leader di Fratelli d'Italia.

Secondo Meloni per il Colle la candidatura giusta sarebbe stata quella di Silvio Berlusconi: "Aveva i suoi numeri e la sua forza. Per me poteva ricoprire tranquillamente quell'incarico".

"Tutti gli italiani devono qualcosa a Berlusconi, io personalmente poi faccio delle scelte non perché gli debba qualcosa ma perché ci credo, ho fatto il ministro in quota An, ho fondato Fdi e non ho chiesto niente a nessuno, quando mi sono candidata a sindaco di Roma l'unica volta che poteva fare campagna a mio favore ha scelto Marchini… Non ho un tema di riconoscenza personale verso Berlusconi". 

"È una vita che la gente vuole chiudere Fdi in un angolo ma siamo centrali e riusciamo a incidere", dice ancora la presidente di Fratelli d'Italia. "Le idee intelligenti passano che tu stia al governo o all'opposizione. Il racconto ‘Meloni farà la fine di Le Pen' è ridicolo. Io lavoro per essere il primo partito qualunque sia la legge elettorale".

Meloni comunque non nega che si possa rimettere insieme il centrodestra: "Io sono fiduciosa che una proposta di centrodestra vinca le prossime politiche e lavoro per questo". Giannini le domanda se intenda candidarsi alla guida della coalizione: "Sì ma questo dipende dagli italiani".

"Io spero che non si arrivi al 2023, la maggior parte dei parlamentari sperano di sì, vedremo dove si incepperà il meccanismo", afferma. Dopo le elezioni al Quirinale "il governo Draghi è più debole ma sarebbe stato più debole comunque, credo che sia una delle ragioni per cui Draghi avrebbe preferito andare al Quirinale, in una maggioranza così variegata le discussioni aumenteranno via via che ci si avvicina alle elezioni: o hai in Parlamento una maggioranza forte e coesa o diventa sempre più difficile governare".

Meloni contro il vaccino ai bimbi

"Non vaccino mia figlia perché il vaccino non è una religione, è una medicina", ha dichiarato ancora a Massimo Giannini, "quindi valuto i rapporto rischi-beneficio", ha detto parlando della somministrazione del farmaco anti Covid ai più piccoli. "Le possibilità che un ragazzo muoia di covid sono le stesse che uno muoia colpito da un fulmine", ha proseguito. "Questo è un vaccino in sperimentazione, che finisce nel 2023".

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