Meloni furiosa per un meme su Charlie Kirk a testa in giù, lo rilancia sui social e dice che non si farà intimidire

"Questi sono i sedicenti antifascisti. Questo è il clima, ormai, anche in Italia. Nessuno dirà nulla, e allora lo faccio io. Non ci facciamo intimidire". Il messaggio, dai toni quasi apocalittici, è apparso sul profilo social della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia lo ha postato come commento a una foto: un'immagine di Charlie Kirk, l'attivista conservatore di 31 anni ucciso ieri negli Stati Uniti durante un evento in pubblico. Kirk appare a testa in giù, la foto è in bianco e nero e c'è una grande scritta rossa: "-1".
Si tratta di uno screenshot di un'immagine pubblicata su Instagram da Opposizione studentesca d'alternativa (Osa), organizzazione studentesca comunista, che fa parte del collettivo Cambiare rotta, sostanzialmente la giovanile di Potere al popolo. Il testo del post era: "A buon intenditor poche parole. Oggi è un giorno meno buio". La foto, nel frattempo, sembrerebbe essere stata rimossa. Vale la pena di notare che sia Osa, sia Cambiare rotta su Instagram hanno meno di 10mila follower. Cambiare rotta, peraltro, è il collettivo tramite cui diversi agenti dell'antiterrorismo hanno provato a infiltrarsi in Potere al popolo, come Fanpage.it ha rivelato a giugno.
Nonostante si tratti di un'organizzazione studentesca, composta da giovani che vanno alle scuole superiori, dunque con un peso politico minimo a livello nazionale, Meloni ha deciso di rilanciare e attaccare il post sul proprio profilo ufficiale da presidente del Consiglio, che di follower ne ha quasi tre milioni. Un profilo che, normalmente, viene usato per comunicazioni di rito e istituzionali, foto con i leader, e spesso anche per dei video dai toni più o meno propagandistici in cui rivendicare risultati e annunciare nuove misure.
In qualche occasione, in passato, la premier ha deciso di commentare sui social una polemica che la riguardava. Queste sono state le rare eccezioni a una comunicazione che, a grandi linee, ha mantenuto un approccio istituzionale. In questo caso, invece, l'attacco è arrivato praticamente dal nulla. Come si può leggere dallo screenshot, nel momento in cui la leader del governo italiano ha deciso di condividere l'immagine questa aveva meno di 2mila like.
Il tono delle parole di Meloni è stato durissimo. "Questi sono i sedicenti antifascisti", ha scritto: come se l'obiettivo della polemica non fosse Osa, il collettivo studentesco che ha postato la foto, ma con tutti coloro che si definiscono "antifascisti", e che nell'opinione della premier sono rappresentati dal post in questione. "Questo è il clima, ormai, anche in Italia". Tra le righe, Meloni sembrerebbe paragonare l'omicidio di un attivista politico di estrema destra (avvenuto negli Stati Uniti) con un post social irriverente relativo all'assassinio in questione. Come se le due cose fossero segnali, appunto, dello stesso "clima".
"Nessuno dirà nulla, e allora lo faccio io", ha aggiunto. Non è ben chiaro chi sia il "nessuno" che viene attaccato, e perché chiunque – anche molto più in basso della presidente del Consiglio italiana – avrebbe dovuto "dire" qualcosa su un post simile. E, infine, una delle formule usate più spesso da Meloni: "Non ci facciamo intimidire". A conferma che Meloni ha trattato questo post, preso da una pagina studentesca con poche migliaia di follower, come una minaccia o un'intimidazione diretta rivolta a lei e alla sua parte politica.