Meloni annuncia accordi per 10 miliardi di euro per ricostruire l’Ucraina, Zelensky: “Serve piano Marshall”

È il giorno della conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina, che si svolge a Roma, promossa da mesi dal governo Meloni. La presidente del Consiglio ha aperto i lavori con un intervento in cui ha invitato soprattutto le imprese a investire sull'Ucraina, e ha annunciato che sono stati presi "impegni per oltre dieci miliardi di euro". Sono presenti non solo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (che oggi ha affrontato il voto sulla mozione di censura nei suoi confronti, respinta) e numerosi leader europei, dal tedesco Friedrich Merz allo spagnolo Pedro Sanchez. Più avanti oggi ci sarà una chiamata anche con Emmanuel Macron e Keir Starmer. Per gli Stati Uniti partecipa l'inviato per l'Ucraina, Keith Kellogg.
Meloni: "Il piano russo è fallito, ora immaginiamo Ucraina ricostruita"
"Oggi abbiamo assunto impegni per oltre 10 miliardi di euro", ha dichiarato Giorgia Meloni. Si parla di un totale di circa duecento accordi il cui valore effettivo è di 2,3 miliardi di euro, ma con cui "si prevede di sbloccare fino a dieci miliardi di euro di investimenti", come ha spiegato la presidente della Commissione von der Leyen. L'obiettivo implicito era di superare i 16 miliardi di euro raccolti nella conferenza di Berlino dello scorso anno.
"Ognuno di noi è qui per fare la propria parte per un obiettivo comune: guardare oltre l’insopportabile ingiustizia che da più di tre anni viene inflitta al popolo ucraino e sapere immaginare ora un'Ucraina ricostruita, libera, prospera", ha detto Meloni in apertura. In particolare, ha aggiunto, "non vogliamo consentire che della ricostruzione possano beneficiare anche quelle entità che hanno contribuito a finanziare la macchina da guerra russa".
Meloni ha attaccato la Russia, che "incrementa gli attacchi contro i civili, colpisce le infrastrutture indispensabili per la popolazione perché il disegno è sempre lo stesso: tentare di piegare gli ucraini con il buio, con il freddo, con la fame, con la paura. Questo piano, come altri, è fallito. Anche perché la comunità internazionale si è schierata contro questo scempio". Poi ha lanciato un appello alle aziende private: "Investire sulla ricostruzione dell’Ucraina non è un azzardo, non abbiate paura di farlo".
Zelensky: "Russia terrorista, ci serve un piano Marshall"
Dopo Meloni ha preso la parola Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina. "Centinaia di droni russi ci attaccano ogni notte, è terrorismo puro", ha denunciato. "Putin vuole che il nostro popolo soffra e se ne vada dall'Ucraina, che vengano distrutti scuole e ospedali, vuole distruzione ovunque, non solo sulla linea del fronte". E infatti la Russia "non si prepara per la pace, Putin sta rifiutando tutte le proposte. È tutta propaganda".
Il presidente ucraino si è poi rivolto agli alleati: "L'Ucraina ha una delle tecnologie più avanzate al mondo nel comparto dei droni, offensivi e difensivi". E ha concluso: "Questo deve essere il momento dell'inizio della ricostruzione. Tutto ciò che ha distrutto la Russia può essere ricostruito. Questa coalizione ha bisogno di Paesi, di leader, di aziende tutte insieme per ricostruire la nostra società. Quello che serve è un piano di recupero e di resilienza chiaro. Un po' come il piano Marshall, quando appunto ha trasformato e ha ricostruito l'Europa tempo fa".
Von der Leyen annuncia un Fondo Ue per la ricostruzione dell'Ucraina
"Saremo sempre al fianco dell'Ucraina, per tutto il tempo necessario. Ora più che mai, l'Ucraina può contare sull'Europa. La nostra solidarietà continua su tutti i fronti: militare, finanziario e politico", ha detto la presidente von der Leyen. La leader della Commissione europea ha annunciato un nuovo Fondo Ue dedicato: "Sono particolarmente lieta di annunciare il Fondo europeo per la ricostruzione dell'Ucraina, il più grande fondo di partecipazione azionaria a livello mondiale a sostegno della ricostruzione. Darà impulso agli investimenti in energia, trasporti, materie prime essenziali e industrie a duplice uso. Stiamo letteralmente investendo nel futuro dell'Ucraina, sfruttando il denaro pubblico per attrarre investimenti privati su larga scala e contribuire alla ricostruzione del Paese". Finora nel fondo hanno investito "Italia, Germania, Francia, Polonia e la Banca europea per gli investimenti".
Von der Leyen ha parlato anche del riarmo europeo: "Il nostro piano per la difesa sarà finanziario, metterà a disposizione le risorse per potenziare la capacità militare, e promuoverà gli investimenti nell'industria della difesa ucraina". L'Ue, quindi, incoraggerà a comprare armi dall'Ucraina: "Ora i nostri Stati membri possono ricorrere ai prestiti Safe e acquistare direttamente dall'industria della difesa ucraina". E ha concluso ricordando che il processo per l'adesione dell'Ucraina all'Ue è in corso.