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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Meloni al Meeting di Rimini condanna uccisioni di giornalisti a Gaza: “Reazione Israele oltre limite proporzionalità”

Meloni, intervenendo al Meeting di Rimini, ha condannato le recenti uccisioni giornalisti a Gaza: “Inaccettabile attacco alla libertà di stampa e a tutti coloro che rischiano la vita per raccontare l’orrore della guerra. Chiediamo a tutte le nazioni di fare pressione su Hamas per rilasciare gli ostaggi e chiediamo a Israele di fermare l’occupazione militare di Gaza”, ha detto dal palco.
A cura di Annalisa Cangemi
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Giorgia Meloni, dopo la pausa estiva, è intervenuta al Meeting di Rimini: "Un onore essere qui, è la piazza del dialogo per eccellenza", ha detto aprendo il suo intervento dal palco. Si tratta per Meloni della prima apparizione all'evento di Comunione e liberazione da presidente del Consiglio. L'ultima sua presenza alla kermesse è stata nel 2022, prima dell'insediamento a Palazzo Chigi. Un intervento a tutto tondo quello della premier, che è stata accolta da una standing ovation della platea.

"Voglio rivolgere un ringraziamento speciale alla grande famiglia del Meeting per un evento che segna un momento fondamentale nel dibattito politico e culturale della nazione da oltre mezzo secolo. È un piacere e un onore essere qui: quel che accade in questi padiglioni è estremamente prezioso. Ho sempre guardato al Meeting con ammirazione perché è la piazza del dialogo per eccellenza, anche in momenti in cui la polarizzazione ideologica era più marcata e più difficile era superare gli steccati", ha detto.

"In questi quasi tre anni abbiamo provato a portare ‘mattoni nuovi'", ha detto. "La mia missione è fare in modo che l'Italia si riappropri del posto che le spetta, che merita, nel mondo: forte, fiera schietta, leale, in una parola autorevole. Oggi sono fiera che l'Italia venga vista così a livello internazionale che non venga più considerata la grande malata d'Europa ma addirittura un modello di stabilità di serietà di governo, che gli investitori internazionali ci considerino una Nazione sicura tanto che ormai i tassi di interesse che paghiamo sul nostro debito sono in linea con quelli che si pagano in una nazione come la Francia".

Anche "la stampa internazionale mai benevola con noi è portata spesso a considerarci una anomalia positiva. Non cito i tanti profeti di sventura che vedevano proprio nella politica estera il tallone di Achille" per il governo, "posso augurarmi che in cuor loro siano tutti contenti di essersi sbagliati", ha affermato.

Meloni ha rivendicato quindi poi la proposta italiana per offrire garanzie di sicurezza all'Ucraina, quella di offrire al Paese invaso le stesse garanzie di sicurezza previste dall'articolo 5 della Nato. "Dopo tre anni e mezzo in cui la Russia non aveva dato nessun segnale di dialogo si sono aperti spiragli per un percorso negoziale in Ucraina grazie all'iniziativa di Trump e soprattutto all'eroica resistenza del popolo ucraino e al compatto sostegno garantito dall'Occidente, dall'Europa e dall'Italia, nonostante un'opinione pubblica non sempre convinta. In questa opportunità dobbiamo credere fortemente portando contributo idee e proposte", ha detto ancora.

Servono "robuste garanzie di sicurezza per l'Ucraina, è il punto di partenza, il presupposto non scontato stabilito a Washington. La proposta italiana su un meccanismo basato sull'articolo 5 (del trattato Nato, ndr) è attualmente la principale sul tavolo, un possibile contributo che la nostra nazione ha dato di cui dobbiamo essere fieri", ha sottolineato.

La presidente del Consiglio ha poi citato l'ex premier Mario Draghi, riprendendo un concetto espresso nella stessa sede dall'ex governatore della Bce: "L'Ue è sempre più condannata all'irrilevanza geopolitica, incapace di rispondere efficacemente alle sfide di competitività poste da Cina e Usa come, ha giustamente rilevato Mario Draghi da questo palco"

"Molte delle critiche che ho sentito rispetto all'attuale condizione" dell'Ue "le condivido così tanto da averle formulate molto spesso nel corso degli anni, tanto da venire criticata aspramente anche da chi oggi si spella le mani", ha aggiunto Meloni.

"Reazione di Israele è andata oltre il principio di proporzionalità"

Non abbiamo esitato un solo minuto a sostenere il diritto all'autodifesa di Israele dopo l'orrore del 7 ottobre ma allo stesso tempo non possiamo tacere ora di fronte a una reazione che è andata oltre il principio di proporzionalità mietendo troppe vittime innocenti arrivando a coinvolgere anche le comunità cristiane", ha detto Giorgia Meloni tornando a chiedere il "cessate il fuoco" e la "liberazione degli ostaggi" da parte di Hamas.

La premier inoltre ha condannato le recenti uccisioni di giornalisti nella Striscia: "Condanniamo – l'uccisione dei giornalisti a Gaza, inaccettabile attacco alla libertà di stampa e a tutti coloro che rischiano la vita per raccontare l'orrore della guerra. Chiediamo a tutte le nazioni di fare pressione su Hamas per rilasciare gli ostaggi e chiediamo a Israele di cessare gli attacchi, di fermare l'occupazione militare di Gaza, di porre fine all'espansione degli insediamenti in Cisgiordania, di consentire l'accesso degli aiuti nella Striscia, di partire dalle proposte dei Paesi arabi per trovare una soluzione".

Cosa ha detto Meloni sull'immigrazione al Meeting di Rimini

"Sulle migrazioni abbiamo contrastato l’immigrazione irregolare in una cornice di serietà e rigore. L’immigrazione illegale e incontrollata è un danno per qualsiasi società. Ci interessa combattere le cause profonde che spingono tanti giovani a pagare trafficanti senza scrupoli alla ricerca di una vita migliore che quasi mai le nostre società riescono a garantire", ha detto ancora la premier dal palco.

Quindi la stoccata contro i giudici, gli stessi che hanno cercato di ostacolare il suo progetto dei centri in Albania: "Vogli dirvi che ogni tentativo che verrà fatto di impedirci di governare il fenomeno" delle migrazioni "con serietà e determinazione sarà rispedito al mittente: non c'è un giudice, politico o burocrate che possa impedirci di far rispettare la legge dello Stato italiano, di garantire la sicurezza dei nostri cittadini, di combattere gli schiavisti del terzo millennio e di salvare vite umano".

Per le famiglie Meloni annuncia piano casa per giovani coppie

"Di fronte alla glaciazione demografica delle società occidentali, noi abbiamo scelto di combattere quel declino. Faremo di tutto per aiutare la famiglia e riconoscere la genitorialità come un valore sociale da riconoscere e valorizzare. Annuncio che una delle priorità su cui vogliamo lavorare insieme a Salvini è un grande piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie, perché senza una casa è molto più difficile costruire una famiglia", ha spiegato.

"Abbiamo rimesso al centro il lavoro e ci siamo anche occupati di restituire all’Italia quella credibilità internazionale di cui aveva bisogno, che abbiamo saputo costruire prestando attenzione ai conti pubblici, ma senza rinunciare a destinare risorse alla sanità e al potere d'acquisto dei lavoratori più fragili. Lo abbiamo fatto con il taglio del cuneo fiscale reso strutturale, la detassazione dei premi di produttività, la super deduzione del costo del lavoro. Abbiamo avviato la riforma dell’Irpef", ha aggiunto. "Ora è tempo di fare di più, ora vogliamo concentrare l’attenzione sul ceto medio, così da rendere il sistema più equo e incentivante per chi produce reddito e contribuisce allo sviluppo della nazione".

Quindi si è scagliata contro la gestazione per altri: "Tutto rischia di essere vano senza un clima culturale nuovo che dobbiamo costruire insieme. Per troppo tempo cattivi maestri hanno detto che la genitorialità era un concetto vecchio, arcaico, patriarcale, ma non c'è nulla di moderno nell'affittare un utero, o nel dire che i figli non vanno messi al mondo perché inquinano. Solo l'ignoranza può sostenere queste tesi deliranti e con l'ignoranza non si può costruire nessuna modernità".

Meloni rilancia le riforme del suo governo

La presidente del Consiglio ha detto che il suo governo intende andare avanti con la riforma del premierato, "perché pensiamo che l'elezione diretta del premier è la garanzia più solida per stabilità, governabilità e competitività". Quindi ha rilanciato l'autonomia differenziata, la riforma di Roma Capitale e quella della giustizia, "nonostante le invasioni di campo di una minoranza di giudici politicizzati che provano a sostituirsi al Parlamento e alla volontà popolare", "per rendere la giustizia più efficiente per i cittadini e meno soggetta alle correnti", ha assicurato.

Le dichiarazioni di Meloni sulla scuola

"Non dobbiamo avere timore nel completare il percorso avviato e trovare gli strumenti che assicurino alle famiglie, in primis le famiglie con minori capacità economiche, di esercitare pienamente la libertà educativa sancita dalla Costituzione", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un passaggio dedicato alla scuola. "L'Italia – ha sottolineato – rimane l'ultima nazione dell'Unione europea senza una effettiva parità scolastica. Credo sia giusto ragionare sulla questione con progressività e buonsenso sgomberando il campo dai pregiudizi ideologici che per troppo tempo hanno impedito di affrontare seriamente il tema".

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