Mattarella: “Ue non è solo burocrazia complessa e oppressiva, ma un modello di pace”

Con la ricezione della lettera della Commissione europea in cui vengono chieste delucidazioni riguardo la manovra economica che l'Italia, oltre ad altri 6 Stati membri, si appresta a varare, il clima tra l'Europa e il governo italiano appare particolarmente teso, soprattutto a seguito delle dichiarazioni del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, che ha sottolineato l'indisponibilità da parte dell'Italia di modificare parte degli interventi predisposti. In questo difficile contesto, durante la mattinata successiva alla ricezione della missiva europea, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo da Gorizia, cerca di riprendere le fila della discussione e richiama le parti in causa, chiedendo interventi costruttivi sul tema.
"L'Unione Europea, l'unione dei popoli europei, dei cittadini dei nostri Paesi, è un progetto di grande valore che va coltivato quotidianamente, anche per rimuoverne le imperfezioni, le contraddizioni, per migliorarlo sulla base di una critica anche severa ma costruttiva, attenta e, soprattutto, di spinte ideali all'altezza dei tempi e della storia", ha spiegato il presidente della Repubblica. "L'Unione europea ha cambiato le regole del gioco, facendo tacere le armi e parlare i popoli, facendo recedere i nazionalismi e avanzare il dialogo. Facendo sempre più scoprire i tanti aspetti che uniscono, le tante affinità, l'identità di desideri di pace, di serenità, di collaborazione, di progresso per le singole persone e per le comunità. È a questo progetto politico e sociale, prima ancora che economico, che dobbiamo il più lungo periodo di pace che l'Europa abbia mai sperimentato", ha proseguito Mattarella.
"Troppe volte – nella dialettica interna e internazionale – l'Unione viene criticata, le sue regole trattate come l'esempio di una burocrazia complessa e, a volte, addirittura oppressiva, come un limite rispetto a un passato esclusivamente nazionale che taluno vorrebbe raffigurare come una sorta di età dell'oro, ma questo giudizio non rispecchia le straordinarie conquiste di un modello di convivenza e crescita unico al mondo – visto in altri continenti come modello cui ispirarsi – e non riflette la verità più profonda che emerge dalle vicende storiche vissute dal nostro continente. Qui abbiamo esperienza e concreta testimonianza di un passato che ha portato con sé lutto, distruzione e privazioni", ha concluso il presidente della Repubblica.