video suggerito
video suggerito
Manovra 2026

Manovra, il giallo dell’aumento sugli affitti brevi, FI a Fanpage.it: “È stata una manina, lo cancelliamo”

Il senatore Roberto Rosso, responsabile Casa di Forza Italia, in un’intervista a Fanpage.it ha detto che gli azzurri sono del tutto insoddisfatti della modifica dell’articolo che contiene l’aumento della tassazione sugli affitti brevi nella manovra bollinata: “Il 99% degli affitti brevi passa tramite le grandi piattaforme o tramite le agenzie immobiliari. Alzare al 26% la tassa per questa tipologia di affitti, vuol dire praticamente aumentarla per tutti”.
A cura di Annalisa Cangemi
0 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Dopo le polemiche, cambia la norma sugli affitti brevi nella legge di Bilancio 2026. Nel testo della manovra ‘bollinata' dalla Ragioneria, che approderà nelle prossime ore in Senato, la cedolare secca sugli affitti brevi resta al 21%, ma solo nel caso in cui "nell'anno di imposta non siano stati conclusi contratti aventi ad oggetto unità immobiliare tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o tramite soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare".

Nella prima versione della bozza l'aliquota risultava innalzata al 26% per tutti, includendo anche la prima abitazione in affitto, per la quale fino all'anno scorso era prevista un'aliquota al 21%. Forza Italia si era messa subito di traverso, dicendo che l'aumento non era stato in realtà concordato nella maggioranza, e che avrebbe potuto danneggiare chi ha una sola casa in affitto, soprattutto nei piccoli paesi. "Avevamo già affrontato lo scorso anno questo dibattito – aveva detto a Fanpage.it Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia – alla fine si era arrivati a un punto di caduta, e si era scelto di assicurare l'aliquota al 21% per la prima abitazione, un intervento molto importante per sostenere il reddito di chi magari ha una sola casa in affitto, anche per evitare che ci sia lo spopolamento in alcune zone, come i piccoli paesi, dove avere la possibilità di affittare una casa può essere utile per arrotondare un po'".

Ora però Giorgio Spaziani Testa, presidente nazionale di Confedilizia fa notare che escludere solo i casi in cui ci si avvale di agenti immobiliari o di portali telematici per affittare un immobile, sarebbe un intervento riduttivo, perché si trattterebbe di una platea esigua. Confedilizia per cui chiede al governo di cancellare la norma, e in questo senso si è impegnato il vicepremier Matteo Salvini: "Non ci sarà. O alla base o in Parlamento verrà cancellata", ha detto questa mattina il ministro a Rai Tre. Al momento però l'aumento della tassazione sugli affitti brevi è presente nella bozza del testo della Manovra. E gli azzurri si dicono insoddisfatti della modifica.

Il senatore Roberto Rosso
Il senatore Roberto Rosso

Il senatore Roberto Rosso, responsabile Casa, Edilizia sociale e Riqualificazione delle periferie Forza Italia, ha confermato a Fanpage.it che gli azzurri già al Senato presenteranno un emendamento per cancellare l'aumento della cedolare secca per gli affitti brevi, riportandola al 21%.

"Nel testo bollinato della manovra sull'aumento della tassazione sugli affitti brevi non c'è nulla di quanto avevamo chiesto, la norma non è stata eliminata. Perché in Italia e nel resto d'Europa quasi più nessuno mette in affitto un immobile da solo, con un annuncio su un cartello o per passaparola", ha detto il senatore Rosso a Fanpage.it. "Se ci si mette d'accordo tra conoscenti per affittare una casa, dubito che si possano fare controlli o che qualcuno emetta una ricevuta. Invece il 99% degli affitti brevi passa tramite le grandi piattaforme o tramite le agenzie immobiliari. Alzare al 26% la tassa per questa tipologia di affitti, vuol dire praticamente aumentarla per tutti. Per cui per noi questa modifica alla norma non è sufficiente, non è nemmeno un inizio di una trattativa. Finché saremo al governo non si alzeranno le tasse sulla casa, come ha detto Antonio Tajani. Se la manovra arriverà così a Palazzo Madama, come pare visto che è bollinata, siamo già pronti a dare battaglia in Parlamento e a presentare un emendamento, per riportare la norma esattamente come è oggi: la prima casa che si affitta deve essere tassata al 21%".

Ma chi ha voluto inserire questa modifica al testo? Nessuno sa dirlo con precisione, anche perché la norma non è stata fino ad ora rivendicata da nessuno, né da Fratelli d'Italian né dallo stesso ministro dell'Economia Giorgetti. "È un giallo. I giornali dicono che è stata la solita ‘manina', che però ha colpito due volte, perché dalla bozza alla prima bollinatura è cambiato l'articolo. Può darsi che sia stato qualche tecnico del Mef, non saprei dirlo con sicurezza. Ma visto che nessuno politicamente ne rivendica la paternità, a maggior ragione non arretreremo di un millimetro sul punto. Abbiamo già pronto un emendamento per cancellare l'articolo, in modo che rimanga in vigore la norma precedente".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views