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Deficit / PIL al 2,4%

Manovra, confermati deficit al 2,4%, reddito di cittadinanza e superamento Fornero

Deficit al 2,4%, introduzione del reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero: dopo il vertice a Palazzo Chigi il governo conferma, attraverso il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, tutte le misure previste dalla manovra e già annunciate con l’approvazione della nota di aggiornamento al Def.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il nuovo vertice che si è tenuto oggi a Palazzo Chigi conferma tutti i dettagli finora emersi sulla manovra dopo l’approvazione della nota di aggiornamento al Def. A comunicarlo è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, attraverso una nota, spiegando inoltre che la manovra – “seria, razionale e coraggiosa” – porterà a un netto calo del rapporto tra debito e Pil nel giro di tre anni, nonostante la previsione di deficit al 2,4% per il triennio. Ribadisce il superamento della Fornero, l’introduzione del reddito di cittadinanza e il deficit al 2,4% il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio. Al vertice economico di oggi a Palazzo Chigi hanno partecipato: il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, insieme al suo collega, Matteo Salvini, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, il ministro degli Affari esteri, Enzo Moavero Milanesi, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, il viceministro Massimo Garavaglia e il sottosegretario Laura Castelli.

Conte annuncia la fine della riunione e la conferma di quanto finora emerso: “Abbiamo terminato la riunione dedicata ai dettagli della manovra economica. Confermiamo le anticipazioni che ci avevano indotto a definirla seria razionale e coraggiosa”. Parole pronunciate dal presidente del Consiglio già nelle settimane precedenti all’approvazione della nota di aggiornamento al Def. Ciò che viene confermato, quindi, è anche il deficit al 2,4% sui cui l’Europa potrebbe aprire contestazioni formali, così come dovrebbero essere confermate tutte le principali riforme annunciate: avvio del superamento della legge Fornero, reddito di cittadinanza e inizio di flat tax.

Il presidente del Consiglio parla proprio delle riforme: “Confermiamo il programma delle riforme annunciate che partiranno già nel 2019. Abbiamo inoltre lavorato a disegnare la manovra in modo da accelerare la discesa del rapporto debito/Pil in modo consistente nell'arco del triennio”, sostiene tornando su uno dei punti già utilizzati negli scorsi giorni dagli esponenti del governo per rispondere a chi si diceva preoccupato dell’eccessivo deficit.

Di Maio conferma le misure previste

Luigi Di Maio fornisce altre conferme: “La manovra del popolo sarà coraggiosa e conterrà tutto quello che gli italiani ci hanno chiesto. Nessuno deve restare indietro: con i 10 miliardi per il reddito di cittadinanza diamo a tutti la possibilità di ricostruire il proprio futuro. Ci sbarazzeremo poi della legge Fornero, perché tutti hanno diritto ad andare in pensione serenamente e i giovani hanno diritto ad entrare nel mondo del lavoro, rispondendo anche alle esigenze delle imprese. Stanzieremo 1 miliardo e mezzo di euro per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche”. “Confermiamo – prosegue – il 2,4% e si punta a una diminuzione del debito negli anni successivi grazie alla crescita che ci sarà e ai tagli agli sprechi prodotti dal lavoro del nostro team ‘mani di forbici’. Alcuni dettagli saranno ulteriormente definiti domani mattina”.

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