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Mancano gli infermieri, il ministro Schillaci vuole farli arrivare dall’India: “Sono già formati”

Per sopperire alla carenza di infermieri, il ministro della Sanità Orazio Schillaci ha fatto sapere di essere al lavoro su accordi con Paesi extra europei, come l’India, per far arrivare professionisti già formati nel nostro Paese.
A cura di Annalisa Girardi
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Non mancano solamente i medici. Anche la carenza di infermieri è un problema. Ma il ministro della Sanità, Orazio Schillaci, sta lavorando a un piano risolutivo per andarli a prendere da fuori, da quei Paesi dove ci sono tanti professionisti già formati. Come l'India. "Gli infermieri mancano in tutta Europa. Per questo stiamo pensando ad accordi con Paesi extraeuropei, che potrebbero metterci a disposizione professionisti già ben formati, dal punto di vista sanitario e della conoscenza della nostra lingua. Penso ad esempio all'India. Ha già chiuso protocolli con il Giappone e gli Usa. Hanno una scuola infermieristica di alta qualità e ovviamente tantissimi abitanti", ha spiegato il ministro in un'intervista con Repubblica.

Per poi precisare che il discorso da fare per i medici sia un altro. "La loro carenza è diversa. È mirata, nel senso che riguarda alcune specializzazioni che non sono attrattive, come il pronto soccorso. Abbiamo inserito in un Decreto, il 34, misure per rendere quel lavoro più remunerativo e meno pesante".

Sulle remunerazioni, sia di medici che di infermieri, Schillaci ha aggiunto: "Vorrei dare più soldi al personale ma la filosofia del Piano è quella di investire sulle strutture, le modifiche sono molto difficili. Vedremo, comunque, se riusciremo a ricavare anche una piccola quota per i professionisti della sanità".

Il Pnrr, ha proseguito il ministro, dovrà puntare alla digitalizzazione di tutto il sistema sanitario: "La considero una svolta. È anche uno strumento per superare tante diseguaglianze non solo tra Nord e Sud ma anche tra grandi città e piccoli centri. Spero intanto che a breve il fascicolo sanitario elettronico faciliti le cose per i pazienti. Intanto abbiamo prorogato la ricetta elettronica ma grandi cambiamenti ci attendono grazie alla possibilità di monitorare i pazienti a casa con la telemedicina. Così in ospedale ci andrà solo chi ne ha veramente bisogno".

Schillaci ha quindi concluso sottolineando che "il Covid ha messo in evidenza le luci e le ombre del nostro sistema. Le prime sono stati i professionisti, le seconde la medicina del territorio. È questa che manca, una rete al servizio del cittadino. Dobbiamo quindi fare una riforma puntando su medici di famiglia, farmacie di servizio, medicina territoriale e innovazione tecnologica".

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