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Madia: “Possiamo liberare 10mila posti nella P.A. anche con pensioni anticipate”

Il Ministro della Pubblica amministrazione assicura: “Non sono esuberi o uscite traumatiche”
A cura di Antonio Palma
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"Da qui al 2018, secondo stime prudenziali, possiamo liberare 10mila posti di lavoro nella pubblica amministrazione", l'annuncio è arrivato oggi da parte del Ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia, nel corso di un'audizione davanti alle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera. "La nostra pubblica amministrazione non ha troppe persone, ma chi ci lavora ha un'età troppo elevata" ha ricordato il Ministro, tenendo a sottolineare che "si tratta di uscite non traumatiche, non esuberi, che possono avvenire innanzitutto con l'abrogazione del trattenimento in servizio, cioè di rimanere oltre la pensione". Un addio non traumatico insomma e da concordare con i sindacati che Madia ha annunciato di voler incontrare prima del Consiglio dei ministri del 13 giugno per fare il punto della situazione in vista della riforma della pubblica amministrazione.

Pensionamento anticipato – Per portare a termine il ricambio generazionale Madia non ha escluso un pensionamento anticipato per i dipendenti pubblici. "Nel caso fosse necessario" si potrebbe pensare anche a "brevi anticipazioni rispetto all'età pensionistica oggi in vigore" ha spiegato infatti il Ministro, aggiungendo: "Non è detto che ci arriveremo e non stiamo parlando di baby pensionati. Si tratta di anticipare di qualche mese, 6 mesi, un anno, l'uscita". "Non ci sarà una proporzione fissa tra entrate e uscite, non vogliamo fare un ragionamento rigido. Vogliamo dare la possibilità ad ogni amministrazione di avere le persone giuste per il tempo giusto, in base ai fabbisogni e agli obiettivi di ciascuna amministrazione" ha concluso Madia.

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