M5S, rinvio a giudizio per il il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque

La Procura di Termini Imerese ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco del M5s di Bagheria Patrizio Cinque. Cinque è accusato di turbativa d'asta, falso, abuso d'ufficio, rivelazione di segreto d'ufficio e omissione di atti d'ufficio. L'udienza preliminare è stata fissata per l'11 aprile. L'indagine era stata chiusa a novembre.
Cinque, dopo la notizia dell'apertura d'inchiesta, si era autosospeso dal Movimento 5 stelle: "Ho deciso di autosospendermi dal Movimento 5 Stelle. È così che ritengo debba comportarsi un amministratore. Il movimento è la mia seconda pelle e non posso permettermi che venga colpito. Quindi che colpiscano me ma lascino in pace il Movimento 5 Stelle", aveva detto.
L'inchiesta prendeva avvio dalla denuncia della dirigente comunale Laura Picciurro, a proposito di un incarico che il Comune in provincia di Palermo aveva affidato alla ditta Tech del servizio di raccolta e trasferimento dei rifiuti in discarica. Cinque è però coinvolto in un altro filone dell'inchiesta: è accusato di avere concordato illegalmente con l'ex commissario della città metropolitana Manlio Munafò e Salvatore Rappa, legale rappresentante della società sportiva Nuova Aquila Palermo, l'affidamento del Palasport a Comune e società in partnership. Il sindaco si è difeso sostenendo di aver da sempre puntato alla gestione comunale del palazzetto e di aver per questo presentato la domanda di affidamento col privato fuori termine. A settembre a Cinque era stata notificata la misura dell'obbligo di firma che il gip revocò dopo l'interrogatorio di garanzia a cui il sindaco venne sottoposto. Un'altra parte dell'inchiesta riguarda l'abusivismo edilizio: il primo cittadino avrebbe rivelato al cognato l'esistenza di un procedimento penale avviato sulla sua casa abusiva. Oltre a Cinque sono coinvolte in tutto altre 21 persone, tra cui il vicesindaco Fabio Atanasio.