“L’intelligenza artificiale di Google penalizza gli editori”: l’interrogazione del M5s alla Commissione Ue

Ormai ci stiamo abituando, quando facciamo una ricerca su Google, a fermarci alla AI Overview, cioè al breve riassunto che l'intelligenza artificiale del motore di ricerca prepara per noi in risposta alla richiesta. Questo vuol dire, concretamente, che sempre più utenti smettono di cliccare sui siti da cui l'AI di Google prende le informazioni, facendosi bastare la breve riformulazione. E questo è un problema per molti, soprattutto per i siti editoriali. Come i giornali.
L'indagine della Commissione su Google
Qualche giorno fa la Commissione europea ha aperto un'indagine su Googlela Commissione europea ha aperto un'indagine su Google, che riguarda proprio questo tema. Secondo i tecnici di Bruxelles ci potrebbero essere delle violazioni del Digital Markets Act, cioè quel regolamento dell'Ue che stabilisce una serie di criteri per rendere i mercati digitali più equi, normando il potere delle grandi aziende digitali. In sostanza, alcune recenti modifiche dell'algoritmo, così come l'introduzione dell'AI Overview, ridurrebbero nettamente il traffico dei siti editoriali, incidendo così sui ricavi pubblicitari: pratiche che minacciano il pluralismo informativo online.
L'AI Overview e i rischi per gli editori
Per questa ragione la Commissione ha aperto un'indagine. Ma il timore è che questa indagine si concluda con un nulla di fatto e non si individuino gli strumenti che sarebbero necessari in una situazione di questo tipo, per tutelare gli attori editoriali online. Così due eurodeputati del Movimento Cinque Stelle, Mario Furore e Gaetano Pedullà, hanno deciso di presentare un'interrogazione alla Commissione.
L'interrogazione di Furore e Pedullà
Questa interrogazione verrà presentata oggi, ma Fanpage.it ha potuto visionarla in anteprima. I due eurodeputati chiedono alla Commissione che misure intende adottare per ostacolare quelle pratiche di Google che danneggiano gli editori, minando proprio alla loro sostenibilità economica; che strumenti può dare agli editori per segnalare gli abusi; e se l'attuale normativa è sufficiente per fare fronte ai rischi derivati dall'Ai Overview.
Riportiamo qui di seguito la versione integrale dell'interrogazione, a firma di Pedullà e di Furore, che verrà presentata oggi:
Il 13 novembre 2025 la Commissione europea ha avviato un'indagine su Google per possibili violazioni del Digital Markets Act (DMA), accusata di declassare sistematicamente i contenuti degli editori di media nei risultati di ricerca, minacciando il pluralismo informativo.
Organizzazioni come la FIEG e l'ENPA hanno presentato reclami, denunciando come le modifiche algoritmiche e l'introduzione di "AI Overviews" (risposte sintetiche generate dall'IA) riducano drasticamente la visibilità e il traffico verso i siti editoriali , in presunta violazione del DSA. Analisi indipendenti confermano un calo significativo dei clic verso fonti esterne e un aumento delle ricerche zero-click .
Questa pratica configura una "disintermediazione diretta", in cui il valore si sposta sulla piattaforma che rielabora l'informazione, anziché sulla fonte originale.
Si chiede:
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Quali misure concrete e urgenti intende adottare la Commissione, incluso l'uso di misure provvisorie e la valutazione di sanzioni strutturali, per fermare le pratiche di Google che danneggiano la visibilità e la sostenibilità economica degli editori?
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come garantirà un monitoraggio efficace del DMA e del DSA e quali strumenti pratici metterà a disposizione degli editori per segnalare abusi?
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Se ritiene che le attuali norme del DSA su trasparenza e non discriminazione siano sufficienti per affrontare la minaccia dell’AI Overviews, e se intende avviare una valutazione tecnica indipendente per quantificare l'impatto di questi sistemi sul traffico online e verificare le violazioni?