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Elezioni Regionali 2025

L’ex leghista Boggi a Fanpage.it: “Lascio il partito, ormai è Vannacci il leader, non Salvini”

Ilaria Boggi, una delle esponenti di spicco della Lega in Toscana, ha lasciato il partito a pochi giorni dalle elezioni regionali. La scelta, ha spiegato a Fanpage.it, è dovuta al modo in cui Roberto Vannacci ha cambiato il Carroccio. E come Matteo Salvini l’ha lasciato fare: “C’è da chiedersi chi sia il vero leader della Lega”.
A cura di Luca Pons
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Ilaria Boggi, consigliera comunale ex Lega a San Giuliano Terme (Pisa) e candidata sindaco con il Carroccio lo scorso anno, ha deciso di uscire dal partito. La scelta arriva a pochi giorni dalle elezioni regionali, e potrebbe pesare parecchio per la Lega: la lista personale di Boggi alle comunali del 2024 ottenne oltre l'11%, uno dei risultati migliori in tutta la Regione per una civica (sia di destra che di sinistra).

La consigliera ha annunciato le dimissioni con una lettera in cui non ha rivolto un attacco frontale a Roberto Vannacci: "Non posso più riconoscermi in ciò che vedo: un partito che ha smarrito la propria anima, rinnegato i propri valori, ignorato la propria gente".  La consigliera ha spiegato a Fanpage.it cosa è cambiato nella Lega nell'ultimo anno e mezzo, e quali sono le responsabilità di Matteo Salvini.

Come ha deciso di lasciare il suo partito?

È stata una decisione molto sofferta, dolorosa. Mi sono iscritta alla Lega nel 2019, quando sono stata eletta consigliere comunale. La Lega in cui sono entrata era un partito popolare ampio, dove anche chi veniva da un'area liberale, riformista poteva trovare uno spazio. C'era pluralismo.

Oggi purtroppo dentro la Lega non c'è più discussione, non c'è più base, non c'è più politica. È rimasto solo il rumore della propaganda.

A farla lasciare definitivamente è stato il post in cui Roberto Vannacci ha fatto un gioco di parole volgare con il termine "passera" sui social?

È stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Con Vannacci la Lega ha preso un indirizzo che che non riesce ad appartenermi. Ci sono state anche situazioni personali, attacchi nei miei confronti che sono stati minimizzati. Ma in quella frase non posso che vedere un'estrema volgarità, sessismo nei confronti di donne che ricoprono ruoli nelle istituzioni. C'erano ben altri modi e temi per attaccare l'assessore Nardini e il sindaco Vanni.

Lei ha criticato anche il fatto che la Lega non abbia preso le distanze da quelle parole. Pensava anche a Matteo Salvini?

C'è tanta confusione nel partito. Avrei voluto che la Lega, e quindi anche il suo leader, facesse scelte diverse di comunicazione e non solo. Ma oggi mi viene da domandarmi chi sia davvero il leader del partito.

Io sono entrata in una forza politica che si chiamava Lega Salvini premier. Non nel "Mondo al contrario" di Vannacci. Mi sembra che il mondo al contrario l'abbia portato lui dentro la Lega. Non so cosa sia successo nell'ultimo periodo, ma ripeto, c'è da chiedersi chi sia il vero leader della Lega.

La "perdita dell'anima" del suo partito, di cui ha parlato, è quindi colpa di Salvini?

Le scelte del partito ricadono sulla persona che ha più responsabilità al suo interno. Non voglio però crocifiggere Matteo Salvini: alla Lega sono grata per tutte le possibilità mi ha dato, dalle candidature molto giovane in Consiglio comunale alla candidatura a sindaco nel terzo comune più popoloso della provincia di Pisa. Ma quando succedono certe cose e si tace si diventa complici. E io non posso esserlo.

È noto che  Vannacci si sia imposto nelle decisioni sulle regionali in Toscana. Al contrario, un volto importante del partito come Susanna Ceccardi è stata ‘messa da parte'. Una situazione pesante?

Sì, la situazione è questa. È un motivo di sofferenza per tante persone nella Lega, molte che sono già uscite e anche alcune che rimangono. Susanna Ceccardi è una delle persone che mi ha ispirato ad entrare nel partito, che mi ha fatto anche rimanere nell'ultimo anno e mezzo. È sempre stata una che crede tanto nel significato della militanza, e a lei va la mia enorme gratitudine.

Per questo ha parlato di "imporre candidature dall'alto" e "zittire la base" nella lettera di dimissioni? E "riscrivere le regole per favorire scorciatoie" è un riferimento al fatto che la Lega ha permesso a Vannacci di diventare vicesegretario nonostante fosse iscritto da pochissimo al partito?

Sì. Posso parlare per la situazione che vedo in Toscana: le regole del gioco sono cambiate. Per noi, le imposizioni di Vannacci hanno in sostanza fatto naufragare ogni possibilità di far passare il candidato pisano in Consiglio regionale.

Vannacci ha detto in passato che la sua intenzione è "vannaccizzare" la Lega, causando malumori tra i leghisti storici. Le sue dimissioni dovrebbero essere un campanello d'allarme per il Carroccio, come a dire "se ne sta andando chi ci tiene veramente al partito"?

Non mi sento di dire che chi rimane dentro la Lega oggi non tiene al partito. Sicuramente posso dire che dopo la mia decisione mi hanno contatto molti esponenti, anche importanti, del panorama politico non sono toscana. Mi ha fatto piacere, ma deve anche far pensare.

Il suo è un nome importante nel centrodestra toscano, lo scorso anno la sua lista civica fece un ottimo risultato alle comunali. Ha pensato a quale sarà il suo futuro, qualcuno l'ha contattata?

Mi hanno cercata un po' tutti in queste ore. Io non ho preso decisioni, non penso di prenderle a stretto giro. Voglio semplicemente concentrarmi sul fare quello per cui gli elettori mi hanno votato. Ho tanti amici candidati al Consiglio regionale, spero che riescano a fare un buon risultato, spero che la Toscana possa cambiare colore e spero che Pisa possa avere una rappresentanza variegata del centrodestra

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