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Letta dice che non vuole fare una patrimoniale, ma chiedere un contributo agli ipermilionari

“Nessuna patrimoniale, semplicemente un contributo degli ipermilionari italiani, che riguarda le successioni sopra i 5 milioni”, spiega Enrico Letta. E a cosa servono questi soldi? A finanziare la dote ai 18enni.
A cura di Annalisa Girardi
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Il Partito democratico non ha intenzione di fare una patrimoniale. Piuttosto, chiederà un contributo agli ipermilionari per finanziare alcune misure dedicate alle giovani generazioni. Lo dice Enrico Letta durante l'intervista a Porta a Porta che andrà in onda questa sera su Rai 1. "Nessuna patrimoniale, semplicemente un contributo degli ipermilionari italiani, che riguarda le successioni sopra i 5 milioni, per finanziare parte della misura, un contributo che è un segno di attenzione ai giovani che ora sono ai margini", spiega il segretario del Pd.

Che torna quindi sulla tanto discussa proposta della dote ai diciottenni, avanzata appunto dai dem in questa campagna elettorale. "La misura rappresenta la voglia di dire ai giovani di mettersi in proprio e fare una propria attività. Oppure può essere un aiuto per un pezzo di scuola", afferma. Per poi aggiungere: "La nostra proposta non è un regalino, ma sono risorse finalizzate a mettere in piedi una attività. Lascia tutti attoniti leggere che un ragazzo muore di stage, dobbiamo dare ai ragazzi un lavoro vero. Ai 18 enni dico andate a votare, fatevi voi un'idea, anche perché i 18 enni hanno un'opportunità storica di poter votare anche per il Senato".

Letta non ha parlato solamente del futuro delle giovani generazioni, ma anche del suo. E ha chiarito che anche se il Partito democratico dovesse perdere alle elezioni, finendo così all'opposizione, lui continuerebbe a fare politica. "Io in questo momento punto a domenica, ma continuerò anche dopo a fare politica. Non si discute nemmeno questa cosa qui".

In un'altra intervista, a Radio Popolare, Letta ha anche parlato del centrodestra. Accusando gli avversari politici di non essere affatto uniti come vogliono far credere. "La destra si è unita solo per la spartizione del potere, ma è divisa su tutto il resto. Per questo noi dobbiamo fare il massimo sforzo in queste ultime ore, parlando di scuola e sanità pubblica e dei temi principali, come i cambiamenti climatici e i diritti. La dinamica che è in corso in tanta parte del paese sta aprendo opportunità anche e forse innanzitutto a noi, opportunità triangolari che rendono molto meno semplice la vittoria della destra. Salvini ha già iniziato la spartizione delle poltrone del governo", ha concluso.

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