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Legge Severino, modifiche in vista. Berlusconi: “Ora la giustizia prevalga sulla politica”

In seguito al caso De Magistris, con il Tar di Napoli che ha bloccato la sua sospensione da sindaco ricorrendo alla Consulta, il governo si interroga sull’eventualità di apportare importanti modifiche alla Legge Severino. La stessa che ha interdetto Berlusconi dagli organi elettivi.
A cura di D. F.
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Novità in vista sulla Legge Severino? Dopo il caso De Magistris, con il Tar di Napoli che ha bloccato la sua sospensione da sindaco ricorrendo alla Consulta, il governo si interroga sull'eventualità di apportare importanti modifiche alla norma. Secondo la maggioranza, infatti, andrebbero chiariti alcuni fondamentali aspetti. Uno tra tutti è perché Silvio Berlusconi sia stato interdetto dagli organi elettivi dopo una condanna definitiva mentre Luigi De Magistris sia stato riabilitato in seguito a una condanna in primo grado. Le possibili modifiche alla norma verranno apportate però non dal governo bensì dal parlamento, e con lo scopo di uniformarla laddove emergerebbero disparità di trattamento. Va specificato, tuttavia, che per i condannati in via definitiva non dovrebbe cambiare nulla e quindi a trarne giovamento non dovrebbe essere Silvio Berlusconi: "Non cominciamo a fare fantasie sul patto del Nazareno e su un intervento che avvantaggia il cavaliere, per lui tutto resta uguale", specifica un esponente del PD.

In questo quadro Silvio Berlusconi non ha tardato a far sapere la sua opinione e, intervistato su Canale 5, ha detto: "L'assoluzione a Milano nel processo Ruby e la decisione del Tar di Napoli di rinviare alla Corte Costituzionale la legge Severino, che ha causato la mia ingiusta espulsione dal Senato, fanno sperare che dopo tanti mesi oscuri la giustizia possa prevalere sulla convenienza politica". L'ex Presidente del Consiglio ha quindi aggiunto: "In questi giorni stiamo rilanciando la nostra azione di opposizione contro una politica economica che sta penalizzando la classe media e le nostre imprese". "Giovedì – ha aggiunto – incontrerò tutti i gruppi parlamentari e tutti i coordinatori provinciali del partito per lanciare una grande mobilitazione anche al fine di cancellare le tasse sulla casa. Durante il nostro ultimo governo le avevamo ridotto molto, le famiglie nel complesso pagavano 11 miliardi di euro, oggi si sono triplicate e le famiglie pagano più di trenta miliardi".

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