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Le vaccinazioni obbligatorie sono legge: Mattarella firma il decreto

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto per la reintroduzione dell’obbligo vaccinale. Il piano, a seconda dell’età del bimbo, prevede dalle 9 alle 12 somministrazioni obbligatorie. In caso la famiglia di opponga, sarà impossibilitata a iscrivere il proprio figlio a scuola. Sono inoltre previste multe salate e la segnalazione al tribunale dei minori.
A cura di Charlotte Matteini
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Dodici vaccinazioni sono diventate obbligatorie per legge. Questa mattina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri, proposto dalla titolare del dicastero della Salute Beatrice Lorenzin, che reintroduce formalmente l'obbligo vaccinale per tutti i bambini in età scolare. Le vaccinazioni che diventeranno obbligatorie nella fascia 0 6 anni saranno dodici a partire dal prossimo anno scolastico. Da settembre, dunque, per poter frequentare asili nido, scuole materne e scuole elementari i bambini dovranno essere sottoposti al protocollo vaccinale previsto dalla nuova legge, pena l'impossibilità di frequentare la scuola. In mancanza del certificato vaccinale, infatti, non sarà possibile procedere con l'iscrizione a scuola. Le vaccinazioni saranno gratuite per tutti i bambini e ragazzi dagli 0 ai 16 anni. Fino ai 6 anni, però, sarà impedita l'iscrizione a scuola dei bambini non vaccinati, mentre per quanto riguarda gli studenti più grandi sono previste multe salate per i genitori, sanzioni che vanno dai 500 fino ai 7.500 euro. Chi inoltre continuerà a ignorare il calendario vaccinale sarà segnalato dall'azienda sanitaria locale alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni ‘per gli eventuali adempimenti di competenza.

Il decreto prevede dodici vaccinazioni obbligatorie (anti poliomielite, anti difterite, anti tetanica, anti epatite B, anti pertosse, e anti emofilo B al terzo mese di vita). In seguito, anti meningococco C e B, anti morbillo, parotite, rosolia e varicella. Non tutti i bambini da 0 a 6 anni dovranno però farle tutte, perché per anno di nascita verranno considerate solo le vaccinazioni previste a suo tempo dal piano vaccinale. Quello del meningococco B, per esempio, introdotto solo quest'anno, dovrà essere somministrato ai bambini nati nel 2017, mentre chi è più grande potrà non farlo. L'obbligo vaccinale, dunque, a seconda dell'età, prevede tra le 9 e le 12 somministrazioni obbligatorie.

  • Nati 2001-2011 – dovranno aver fatto l'esavalente e anti morbillo, parotite e rosolia (9 vaccini)
  • Nati 2012-2016 – dovranno fare i vaccini dei nati negli anni precedenti più il meningococco C (10 vaccini)
  • Nati 2027 – dovranno fare i vaccini dei nati negli anni precedenti più meningococco C e varicella (12 vaccini)

Zaccagnini (Mdp): "Vergognoso, ci opporremo in ogni sede". E annuncia: "Manifestazione di protesta l'11 giugno"

L'onorevole Adriano Zaccagnini, ex 5 Stelle e attualmente deputato del gruppo parlamentare Articolo 1 – Mdp, ha protestato duramente contro la reintroduzione dell'obbligatorietà vaccinale e con un post pubblicato sul suo profilo Facebook ha annunciato una manifestazione a favore della libertà di scelta per il prossimo 11 giugno: "Da agenzie stampa pare che il Presidente della Repubblica abbia firmato questo decreto. Ma dal Quirinale non confermano. Sarebbe insopportabile la firma del garante della Costituzione su questo impianto di decreto legge che introduce l'obbligatorietà. Non c'è urgenza o epidemia. I dati sulle coperture vaccinali sono controversi. Viene violata l'integrità corporea personale e lesa la libertà di scelta terapeutica. Violato il diritto all'istruzione. Limitata l'autonomia professionale dei medici. L'Austria pochi giorni fa ha dichiarato di valutare l'obbligo per i medici, ma non genericamente a tutte le persone in quanto si viola l'art 8 della convenzione europea dei diritti umani che garantisce, che ha valore costituzionale nell'ordinamento giuridico austriaco. Ci opporremo in tutte le sedi fino alla Corte Europea. Questo decreto è una vergogna. Domenica 11 giugno ore 13 da piazza della Bocca della Verità #Manifestazione nazionale a Roma per la libertà di scelta".

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