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Le Regioni che andranno in zona gialla entro Natale per incidenza, terapie intensive e ricoveri

Per capire quali Regioni rischiano la zona gialla nelle prossime settimane bisogna guardare i dati del monitoraggio Iss: terapie intensive, ricoveri e incidenza.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Quanto sarà gialla l'Italia a Natale? Manca meno di un mese alle feste, ma dal punto di vista epidemiologico tutto può cambiare nelle prossime settimane. Il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di ieri è stato chiaro: la curva dei contagi sta peggiorando praticamente ovunque e in alcuni casi ad un ritmo veramente impressionante. Per capire quali Regioni possono cambiare colore nelle prossime settimane bisogna guardare i tre indicatori decisionali: incidenza, terapie intensive e ricoveri in area medica. Da lunedì il Friuli Venezia Giulia dovrebbe passare in zona gialla, visti i dati, ma l'ufficialità del ministro della Salute non è ancora arrivata. Forse perché si sta valutando la situazione della Provincia di Bolzano, visto che l'Alto Adige ha superato due dei tre indicatori e sul terzo è esattamente al limite.

L'incidenza Regione per Regione nel monitoraggio dell'Iss

L'incidenza è il primo dei tre valori da monitorare per capire se una Regione cambierà o meno zona, ma anche per capire come saranno le prossime settimane, perché ormai abbiamo capito bene che durante ogni nuova ondata prima aumentano i casi, poi i ricoveri in ospedale. A guardare l'incidenza settimanale di casi ogni 100mila abitanti registrata ieri nel monitoraggio Iss, però, la situazione appare abbastanza chiara, con dei distinguo da fare. La soglia per la zona gialla è 50 casi ogni 100mila abitanti, quindi in pratica le uniche Regioni a essere sotto il limite sono Basilicata e Puglia. Tra l'altro in entrambe l'incidenza è in calo rispetto alla settimana prima.

In tutte le altre Regioni, invece, l'incidenza è in crescita. Ma ci sono dei territori più preoccupanti, come la Valle d'Aosta, dove in due settimane i casi sono quintuplicati. O il Veneto, dove nello stesso tempo sono raddoppiati. Ecco la lista completa con i valori settimanali ogni 100mila abitanti:

  • Abruzzo: 103,4
  • Basilicata: 34,9
  • Calabria: 69,2
  • Campania: 107,1
  • Emilia Romagna: 163,1
  • Friuli Venezia Giulia: 346,4
  • Lazio: 146,1
  • Liguria: 156,3
  • Lombardia: 119,7
  • Marche: 150,0
  • Molise: 61,0
  • Provincia autonoma di Bolzano: 458,9
  • Provincia autonoma di Trento: 158,2
  • Piemonte: 93,9
  • Puglia: 38,2
  • Sardegna: 52,6
  • Sicilia: 87,2
  • Toscana: 85,6
  • Umbria: 68,6
  • Valle d'Aosta: 265,5
  • Veneto: 226,1

Terapie intensive e ricoveri, quali Regioni sono messe peggio

Dato che l'incidenza è in crescita praticamente ovunque, bisogna guardare agli ospedali per capire cosa succederà nel prossimo futuro ai colori delle Regioni. Se il Friuli Venezia Giulia dovrebbe diventare giallo già lunedì, per la Provincia di Bolzano il cambio di fascia potrebbe scattare il 29 novembre o al massimo il 6 dicembre. La Valle d'Aosta, con un'incidenza in crescita verticale, ha al momento le terapie intensive occupate al 6,1% e le aree mediche al 13,1%. Se durante la prossima settimana supererà le soglie, rispettivamente del 10% e del 15%, può finire presto in zona gialla. Stesso discorso vale per la Calabria, che è a 7,1% in terapia intensiva e 11,9% in area medica. La situazione è migliore in Veneto, ma rischia di aggravarsi presto per la crescita dell'incidenza.

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