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Le multe previste per le aziende energetiche che non pagano la tassa sugli extraprofitti

All’appello mancano circa 10 miliardi. Nel testo finale del decreto Aiuti bis il governo ha inasprito le sanzioni per quelle imprese energetiche che non versano la tassa sugli extraprofitti.
A cura di Annalisa Girardi
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In arrivo sanzioni per quelle imprese energetiche che non pagheranno le tasse sugli extra profitti. Lo prevede il testo finale del decreto Aiuti bis. Multe che si prospettano molto salate e che il governo ha deciso di aumentare in quanto i versamenti degli acconti sono stati inferiori alle attese, con circa 10 miliardi di euro che mancano all'appello. La scadenza per l'acconto è fissata al 31 agosto, per il saldo c'è invece tempo fino al 15 dicembre 2022: chi non le rispetta va incontro a una sanzione raddoppiata, dal 30% al 60% di quanto non versato.

La stretta riguarda quelle società energetiche che non hanno pagato il tributo del 25%, imposto dal governo per far fronte all'aumento dei prezzi dell'energia: con i ricavi dati dal contributo delle aziende sui loro extra profitti l'esecutivo ha infatti provveduto a finanziare il taglio delle bollette. Non solo sono state inasprite le multe: nel testo del decreto Aiuti bis, bollinato dalla Ragioneria di Stato, sono anche previsti dei controlli incrociati da parte dell'Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza. Una serie di "interventi coordinati" che si appoggiano su banche dati per verificare che le aziende interessate abbiano versato quanto dovuto.

I numeri parlano chiaro. Mancano circa 10 miliardi e i versamenti arrivati sono quindi nettamente inferiori a quanto previsto. Su quasi 11 miliardi e mezzo previsti, ne è stato versato circa un decimo. "La mia intenzione è che si paghi tutto. Quello che non è tollerabile è che in questa situazione, in cui gran parte delle famiglie è in difficoltà così come lo è tutto il sistema delle imprese, vi sia un settore che elude una disposizione del governo", aveva detto Mario Draghi nella conferenza stampa di presentazione del provvedimento. Ormai si entra nella seconda metà del mese di agosto e nelle prossime settimane bisognerà vedere se l'inasprimento delle sanzioni funziona. Altrimenti saranno necessari altri provvedimenti dal governo affinché la norma venga rispettata.

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