26 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Lavoro, quest’anno le domande di disoccupazione sono aumentate del 6,2% rispetto al 2017

Il dato positivo che emerge dall’Osservatorio sulla cassa integrazione dell’Inps è che nei primi sette mesi di quest’anno le assunzioni dei datori di lavoro privati complessive sono state 4.597.000 (+6,5%) a fronte di 3.560.000 cessazioni (+10,7%), con un saldo positivo per oltre un milione di unità (1.037.000).
A cura di Annalisa Cangemi
26 CONDIVISIONI
Immagine

L'Inps ha pubblicato i nuovi dati sul lavoro, relativi al precariato e ai contratti. Il dato principale che emerge è che cresce la disoccupazione: le domande di sussidio presentate all'Inps a luglio sono state 279.836, con un aumento del 9,4% rispetto a luglio 2017. L'Osservatorio sulla cassa integrazione dell'Inps precisa che nell'intero anno tra domande di Naspi, Aspi, disoccupazione, mobilità e assegno Discoll, sono state presentate 1.042.675 domande con una crescita del 6,2% rispetto ai primi sette mesi del 2017.

Ma la notizia positiva è che nei primi sette mesi di quest'anno le assunzioni dei datori di lavoro privati complessive sono state 4.597.000 (+6,5%) a fronte di 3.560.000 cessazioni (+10,7%) con un saldo positivo per oltre un milione di unità (1.037.000); un dato inferiore comunque a quello dello stesso periodo del 2017. Secondo l'Inps per i rapporti a tempo indeterminato la variazione è positiva per 156.286 unità (12.098 tra gennaio e luglio 2017). Complessivamente si conferma l'aumento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+101.000,+59% rispetto ai primi sette mesi del 2017).

In particolare da gennaio 2018 sono stati incentivati 70.297 rapporti di lavoro con i benefici previsti dall'esonero triennale strutturale per le attivazioni di nuovi contratti a tempo indeterminato di giovani under 35: 38.508 riferiti ad assunzioni e 31.789 relativi a trasformazioni a tempo indeterminato. L'Osservatorio sottolinea poi come il numero dei rapporti incentivati sia pari al 6,9% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati. L'esonero triennale previsto dalla legge di Bilancio per le assunzioni stabili prevede che si paghi solo il 50% dei contributi previdenziali per le assunzioni a tempo indeterminato di under 35 con un limite di 3.000 euro annui.

Si registra inoltre che i contratti a tempo indeterminato nei primi sette mesi crescono dell'1,8% a 738.400, i contratti a tempo determinato salgono del 6%, a 2.013.465, i contratti di apprendistato segnano un +11,8%, a 590.563 mentre i contratti stagionali aumentano del 3,3% a 473.952. I contratti in somministrazione salgono del 13,5% a 818.298, mentre i contratti di lavoro intermittente crescono del 6,8% a quota 362.621. Le cessazioni nel complesso sono state 3.560.000: a crescere sono state le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto contratti intermittenti e in somministrazione, mentre sono diminuite quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-4,5%). Il saldo annualizzato (cioè la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a luglio 2018 risulta positivo e pari a +404.000, in flessione rispetto a quello registrato a giugno (+419.000).

A marzo, sottolinea ancora l'Inps, si rilevano segni di riduzione del turnover dei contratti a tempo indeterminato: diminuiscono sia le assunzioni che, ancor di più, le cessazioni. È positiva, infine, la variazione dello stock di rapporti di somministrazione e di apprendistato; sono ancora significativamente positivi, anche se in riduzione, i saldi annualizzati dei rapporti a tempo determinato, stagionali e di quelli intermittenti.

Rimangono stabili, su base mensile, i dati delle assunzioni con contratto di prestazione occasionale. A luglio infatti, sono stati assunti con questo tipo di contratto circa 20mila lavoratori, la stessa cifra riscontrata a giugno. Ma rispetto al dato del luglio dello scorso anno il Cpo ha conosciuto una crescita esponenziale dai 547 denunciati nel 2017.

Anche i lavori pagati dai nuovi voucher rimangono stabili: sono circa 6.800 quelli pagati con i titoli del Libretto di Famiglia, per un importo medio mensile loro pari a circa 330 euro. Dati in aumento rispetto a quelli rilevati nel luglio 2017, pari a 219 per un salario lordo di 324 euro.

26 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views