L’Assegno di Inclusione cambia nel 2026, cumulabile con il Sfl e niente mese di stop: le ipotesi in Manovra

L'Assegno di inclusione potrebbe diventare cumulabile con il Supporto per la formazione e il lavoro, per alcune persone, fino a 3mila euro all'anno; e dovrebbe saltare il mese di pausa che oggi è obbligatorio tra la scadenza dell'Assegno e la richiesta di rinnovo. In più, i requisiti per ottenere il Sfl potrebbero diventare più stringenti. Sono le proposte avanzate dal ministero del Lavoro per la legge di bilancio 2026, in un documento di cui Fanpage.it ha preso visione.
L'Adi è una delle due misure con cui il governo Meloni ha sostituito in parte il Reddito di cittadinanza, insieme al Sfl. Dopo il primo anno e mezzo di attività, il ministero del Lavoro ha fatto delle valutazioni sui meccanismi che vanno aggiustati. E così ora si va verso una nuova riforma dal 1° gennaio 2026.
Come cambierebbe l'Assegno di Inclusione con il Sfl e per chi
La prima norma permetterebbe di ottenere il Supporto formazione e lavoro anche a chi è in una famiglia che riceve già l'Assegno di inclusione. Oggi se un nucleo familiare è beneficiario dell'Adi, ad esempio perché c'è un minorenne, tutti i membri della famiglia sono esclusi dal Supporto formazione e lavoro. L'iniziativa del ministero è rivolta specificamente a quei familiari "non calcolati nella scala di equivalenza". L'esempio è quello del "secondo genitore" in famiglia, che non è "titolare del carico di cura".
Il limite di questa possibilità di cumulare il Sfl con l'Adi è che è piuttosto ristretta: il ministero stima che circa 56mila persone in tutta Italia abbiano i requisiti necessari. Non molte, se si considera che le famiglie beneficiarie di almeno una mensilità dell'Assegno quest'anno sono state circa 750mila, e le persone che hanno ottenuto il Supporto formazione e lavoro 124mila.
Per accedere al Supporto, il membro della famiglia beneficiaria dell'Adi dovrebbe comunque partecipare ai corsi di formazione previsti dalla normativa. Facendolo, avrebbe un "beneficio economico" erogato come "indennità di partecipazione". L'importo potrebbe arrivare fino a 3mila euro all'anno (in sei mensilità) per ciascun componente della famiglia che prende il Sfl. Non servirebbe nessuna nuova domanda, ma si potrebbe accedere tramite gli incontri con i servizi sociali.
Niente più mese di stop dopo la scadenza dell'Assegno di inclusione
Uno degli aspetti che ha creato complicazioni sull'Assegno di inclusione è il mese di pausa obbligatorio prima del rinnovo. Le famiglie che hanno preso ottenuto l'Adi per 18 mesi possono rinnovarlo per un altro anno, ma prima di farlo devono attendere un mese. La criticità è emersa quest'anno, quando sono arrivate le prime scadenze, e il ministero è intervenuto con un ‘bonus ponte' da 500 euro. Ora si vuole risolvere definitivamente la questione, cancellando il mese di stop.
L'articolo proposto dal ministero recita: "Il beneficio economico è erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a diciotto mesi e può essere rinnovato, previa presentazione della domanda, per periodi ulteriori di dodici mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo di dodici mesi il beneficio è rinnovato, previa presentazione della domanda". Sparisce ogni riferimento al mese di sospensione.
Per il Sfl diventa obbligatorio partecipare a corsi di formazione
Arriva una stretta per il Supporto per la formazione e il lavoro. Questo dall'anno prossimo sarà riconosciuto "nel solo caso di partecipazione a corsi di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale", che siano organizzati da soggetti pubblici o privati (purché accreditati con la Regione) o anche "da fondi paritetici interprofessionali e da enti bilaterali". I corsi devono essere in linea con le richieste delle imprese sul territorio, raccolte dalla piattaforma Siisl a livello regionale.
I corsi di formazione dovranno durare almeno 25 ore a settimana. Potranno avvenire in presenza o da remoto, ma ci dovranno essere delle modalità per verificare che gli iscritti partecipino. In più, alla fine dovranno certificare le competenze acquisite durante il corso. L'elenco dei corsi disponibili dovrà essere pubblicato sulla stessa piattaforma Siisl, a disposizione dei beneficiari.