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Lascia il sindaco antimafia Lanzetta

Il sindaco di Monasterace in provincia di Reggio Calabria aveva chiesto un appoggio alla maggioranza per costituirsi parte civile nel processo a carico di alcune persone sulla gestione dell’ente pubblico, ma purtroppo si è ritrovata sola nella sua battaglia.
A cura di Antonio Palma
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Ha presentato le sue dimissioni Maria Carmela Lanzetta, sindaco antimafia di Monasterace in provincia di Reggio Calabria, e questa volta per sua stessa ammissione sono irrevocabili. Il sindaco infatti poco più di un anno fa aveva già presentato le dimissioni poi revocate grazie alla pressione anche della politica nazionale  e del suo partito, il Pd, con la presenza in città nell'aprile 2012 dell'allora  segretario dei democratici, Pier Luigi Bersani. Allora Lanzetta con le dimissioni aveva espresso il suo grido d'allarme dopo l’incendio della farmacia e le pistolettate all’auto che avevano richiesto anche la scorta, ora invece il tema per così dire è più politico perché dietro alla nuova rinuncia ci sarebbe l'opposizione di una parte consistente della maggioranza  a costituirsi parte civile nel processo a carico di alcune persone, tra cui un funzionario, sulla gestione dell'ente pubblico.

Il sindaco Lanzetta aveva chiesto ai suoi assessori un appoggio contro i dipendenti infedeli in modo che il Comune potesse ottenere un risarcimento di tutti i danni patrimoniali causati, il sindaco invece si è ritrovata nuovamente sola nella sua battaglia tanto da decidere l'abbandono definitivo. La notizia è stata diffusa subito dal presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini a cui Lanzioltta ha comunicato la sua scelta per metterla al corrente che il previsto incontro fissato per il prossimo 12 luglio non potrà avere luogo. "Rinunciare a questo incontro è per me una vera sofferenza umana e amministrativa, l’esigenza però di non derogare alla coerenza personale di valutazioni istituzionali indirizzate a tenere la schiena dritta per tutelare il nome del mio Comune e della mia Amministrazione" ha detto Lanzetta che prima di lasciare ha voluto fare un appello ai suoi concitadini spiegando che "è necessaria una svolta profonda, che è soprattutto culturale, per valorizzare le tantissime persone coerenti, coraggiose e solidali che operano spesso e volentieri mettendo in gioco se stessi per raggiungere l’obiettivo del bene comune".

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