video suggerito
video suggerito

L’Anpi contro Meloni: “Intollerabile dimenticare la matrice neofascista della strage di Bologna”

L’Anpi attacca Giorgia Meloni per la sua “ambiguità” sulla strage di Bologna, di cui dimentica ancora una volta di definire la matrice neofascista: “È intollerabile”, dice il presidente Pagliarulo.
A cura di Tommaso Coluzzi
213 CONDIVISIONI
Immagine

Nel comunicato diffuso da Giorgia Meloni in occasione del quarantatreesimo anniversario della strage di Bologna, non si parla della matrice neofascista. Non è certo una novità, anzi. Ma secondo l'Anpi, soprattutto ora che la leader di Fratelli d'Italia ricopre la carica di presidente del Consiglio, la sua ambiguità è diventata intollerabile. "È il giorno del commosso ricordo delle vittime della strage di Bologna – dice il presidente dell'Associazione nazionale partigiani italiani, Gianfranco PagliaruloLa magistratura ha accertato le responsabilità dei neofascisti e l'intreccio di poteri occulti dietro quella strage".

"Eppure sono ancora in corso, in particolare da parte di dirigenti di Fratelli d'Italia, tentativi di negazionismo e più in generale manovre per riscrivere la storia del decennio delle stragi nere – aggiunge l'Anpi – Negli anni scorsi Giorgia Meloni ha più volte messo in discussione le verità accertate dalla magistratura. Oggi è presidente del Consiglio. La sua ambiguità non è più tollerabile".

Nella nota diffusa da Palazzo Chigi, che si unisce alle voci che stanno ricordando – a partire dal presidente Mattarella – le vittime della strage, non si fa riferimento alla matrice. Questo è il comunicato integrale di Meloni:

Il 2 agosto 1980 il terrorismo ha sferrato all’Italia e al suo popolo uno dei suoi colpi più feroci. Sono trascorsi 43 anni ma, nel cuore e nella coscienza della Nazione, risuona ancora con tutta la sua forza la violenza di quella terribile esplosione, che disintegrò la stazione di Bologna e uccise 85 persone e ne ferì oltre duecento.

Nel giorno dell’anniversario rivolgo ai famigliari il mio primo pensiero. A loro va vicinanza, affetto, ma anche il più sentito ringraziamento per la tenacia e la determinazione che hanno messo al servizio della ricerca della verità, anche attraverso le associazioni che li rappresentano, in costante contatto con la Presidenza del Consiglio.

Giungere alla verità sulle stragi che hanno segnato l’Italia nel Dopoguerra passa anche dal mettere a disposizione della ricerca storica il più ampio patrimonio documentale e informativo. Questo Governo, fin dal suo insediamento, ha accelerato e velocizzato il versamento degli atti declassificati all’Archivio centrale dello Stato e li ha resi più facilmente consultabili, completando quella desecretazione che era stata avviata dai Governi precedenti.

213 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views