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Landini: “Ho fatto bene a invitare Meloni al congresso Cgil, ma distanze rimangono. Ci mobiliteremo”

“Penso di aver fatto bene a invitare Meloni al congresso Cgil. Ma esistono posizioni diverse”: lo ha detto Maurizio Landini, annunciando una mobilitazione nei prossimi giorni contro la riforma fiscale del governo.
A cura di Annalisa Girardi
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Si è concluso il congresso della Cgil a Rimini e Maurizio Landini è stato confermato come segretario generale. "Per me è una grande soddisfazione, ma anche una grande responsabilità, perché oggi il mondo del lavoro è in una situazione molto difficile", ha detto ospite della trasmissione Mezz'Ora in più su Rai3. "Sono convinto che un sindacato deve parlare con i governi che ci sono, dobbiamo fare i conti con chi viene eletto dai cittadini", ha detto Landini parlando del governo di Giorgia Meloni.

Nel suo discorso alla chiusura del congresso Landini ha confermato le distanze con Meloni, prima presidente del Consiglio di destra a partecipare al congresso del sindacato, e il suo governo. "C'è una diversità molto profonda, molto consistente. Per tutto il sindacato italiano non c'è possibilità di discussione, bisogna avviare una mobilitazione che non esclude alcuno strumento, compreso se necessario lo sciopero", ha detto Landini

"Penso di aver fatto bene, la Cgil nella sua storia ha sempre invitato i presidenti del Consiglio che molte volte hanno deciso di non venire. Al di là del fatto che esistono posizioni diverse", ha ribadito su Rai3 Landini. Per poi ripetere che nei prossimi giorni incontrerà i vertici di Cisl e Uil, per capire che tipo di mobilitazione mettere in campo. In primis contro la riforma del Fisco annunciata dal governo. "Ci sono anche i problemi delle pensioni, dei salari… Nei prossimi giorni avvieremo una mobilitazione, pensiamo che ci sia bisogno di fare delle assemblee e non escludiamo nulla. Sia delle manifestazioni di piazza ma anche gli scioperi".

Landini ha quindi presentato alcune delle proposte del sindacato, dalla tassazione diversa affinché chi ha di più e chi guadagna di più contribuisca maggiormente, fino all'operazione sui salari per contrastare l'inflazione galoppante. "Dobbiamo investire sullo stato sociale, le diseguaglianze sono più ampie che mai", ha aggiunto il segretario della Cgil. "Oggi i giovani sono precari, prendono pochi soldi e saranno poveri anche quando saranno vecchi senza una riforma delle pensioni", ha poi proseguito, sottolineando come il modello che ha spinto sulle liberalizzazioni di mercato ci abbia portato a una situazione di pesante crisi. "Noi proponiamo un progetto diverso per il Paese", ha detto ancora Landini.

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