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La mozione del centrodestra per anticipare le riaperture e spostare il coprifuoco

Far ripartire le attività che sono ancora chiuse, eliminare il coprifuoco alle 22, riaprire i centri commerciali anche nel weekend, dare il via libera alle cerimonie e agli eventi sportivi anche negli stadi: lo chiede il centrodestra in una mozione al governo presentata in Senato. In sostanza si chiede che la roadmap delle riaperture venga revisionata nei prossimi giorni.
A cura di Annalisa Girardi
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Far ripartire le attività che sono ancora chiuse, eliminare il coprifuoco alle 22, riaprire i centri commerciali anche nel weekend, dare il via libera alle cerimonie e agli eventi sportivi anche negli stadi: questo in sintesi ciò che chiede il centrodestra al governo in una mozione presentata al Senato. È attesa per i prossimi giorni la cabina di regia che dovrebbe discutere delle nuove misure anti-contagio e degli allentamenti alle restrizioni. Si sta quindi parlando in queste ore della possibilità di spostare il coprifuoco almeno a mezzanotte e di aggiustare il calendario delle riaperture stilato dal governo con l'ultimo decreto Covid.

"È importante sottolineare una decrescita della curva dei contagi che riguarda tutta Italia", si legge nel testo della mozione, in cui si sottolinea anche come il tasso di positiva starebbe rientrando "in un quadro tendenzialmente favorevole" e come il numero dei decessi nell'ultimo bollettino sia il più basso da ottobre. Il tutto mentre procede la campagna vaccinale secondo gli obiettivi prefissati dal commissario straordinario, il generale Figliuolo.

"In questo quadro si rende quanto mai necessaria ed urgente una revisione dei parametri fino ad oggi adottati in riferimento all'Rt, che a parere della maggior parte dei Presidenti di Regione appare ormai poco affidabile" e "non fotografa la realisticamente la situazione attuale", si legge ancora. Confrontando poi la situazione con quella in altri Paesi europei, si sottolinea anche che "valutare il superamento del coprifuoco diviene oltremodo urgente, in linea con quanto fatto da altri partner europei, per dare un segnale tangibile di graduale ritorno alla normalità con ripercussioni positive ed importanti in termini sociali e di ripresa economica".

Secondo la roadmap definita dall'ultimo provvedimento di Palazzo Chigi le prossime riaperture sono programmate per il 15 maggio, quando in area gialla potranno riaprire le piscine all'aperto. Il 1° giugno sarà poi la volta delle palestre e dei ristoranti al chiuso (ma solo a pranzo). Dal 1° luglio arriverà invece il via libera, sempre in zona gialla, si intende per i congressi e i parchi divertimento. Ma ora, con le pressioni sempre più forti da parte del centrodestra che chiedono di anticipare le riaperture, il programma potrebbe essere destinato a cambiare. Tra le novità in arrivo con il prossimo decreto ci potrebbe essere la possibilità, a partire da giugno, di consumare al bancone rispettando la distanza di un metro e portando la mascherina mentre non si sta bevendo o mangiando. Anche per i centri commerciali si potrebbe anticipare la riapertura a partire giù dal 22 maggio mentre i matrimoni, dopo l'ok alle linee guida, potrebbero ripartire dal 15 giugno.

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