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Manovra 2026

La manovra 2026 oggi nell’Aula della Camera: le prossime tappe e quando arriva l’ok finale al testo

La manovra 2026 oggi approda nell’Aula della Camera. Il governo porrà stasera la questione di fiducia, su un testo praticamente blindato, identico a quello approvato in Senato. La legge di Bilancio si avvia verso il via libera finale il 30 dicembre. Ecco le prossime tappe.
A cura di Annalisa Cangemi
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La manovra 2026, che vale 22 miliardi, oggi approda nell'Aula della Camera. Al momento vanno avanti i lavori della commissione Bilancio della Camera, terminati ieri in tarda mattinata.

La commissione Bilancio di Montecitorio ha dichiarato inammissibili 158 emendamenti alla manovra, su 942 complessivi depositati ieri dalle opposizioni. Nel dettaglio, sono 23 quelli esclusi per materia trattata e 135 quelli per copertura. A comunicarlo, in avvio dei lavori, il presidente della commissione, Giuseppe Mangialavori (Forza Italia).

I tempi per l'approvazione della manovra alla Camera: quando arriverà l'ok finale

Secondo la tabella di marcia, alle 10,30 scadrà il termine per i ricorsi, poi prenderanno il via le votazioni sugli emendamenti per arrivare, verso le 15, a dare il mandato ai relatori e portare il testo in Aula a Montecitorio.

Il testo della legge è praticamente blindato, con le modifiche che sono state approvate lo scorso 23 dicembre in Senato. Non è prevista infatti nessuna discussione sugli emendamenti dell'Aula, così da procedere, in tempi spediti, al primo voto sul testo, lunedì, seguito dal secondo e definitivo voto, previsto per martedì 30 dicembre. L'approvazione della legge di Bilancio entro la fine dell'anno permetterà peraltro l'entrata in vigore di alcune delle misure introdotte nel testo da gennaio 2026.

Nell'Aula di Montecitorio sono previste tre ore di dibattito, poi l'esecutivo, intorno alle 19, porrà la questione di fiducia. Domani pomeriggio poi sono previste le dichiarazioni di voto e la votazione sulla questione di fiducia. A quel punto l'esame proseguirà, fino alla mattina di martedì 30, con la votazione finale che dovrebbe tenersi intorno alle 13 (dichiarazioni di voto dalle 11 in diretta tv e sui canali di Fanpage.it). Per gli ordini del giorno in Aula la scadenza è fissata per oggi alle 16. Queste proposte – dalla maggioranza ne arriveranno una quarantina – non saranno comprese nel testo della legge di Bilancio ma, come scrive la Repubblica, avranno comunque un peso politico. Si tratta di testi con cui i parlamentari della maggioranza proveranno ad assicurarsi la realizzazioni di alcune proposte nel breve periodo e comunque entro la legislatura, con la formula "impegna il governo a". Per alcune ci sarà anche un'indicazione temporale: la misura dovrà essere inserita "con il primo provvedimento utile".

Fdi vuole riaprire il condono edilizio del 2003: l'odg già presentato in Senato

In Senato l'emendamento di Fratelli d'Italia riformulato dal governo che riapriva i termini del condono del 2003, che non è stato applicato in Campania, è stato trasformato in ordine del giorno, per superare lo stallo con l'opposizione che si era generato in commissione Bilancio del Senato alla sua presentazione. L'ordine del giorno in questione impegna il governo a riattivare appunto il condono edilizio del 2003 "al primo provvedimento utile", per chiudere i contenziosi lasciando fuori le zone rosse, le aree a rischio idrogeologico o sottoposte a tutela paesaggistica. L'obiettivo di Fdi, scrive la Repubblica è attirare capitali stranieri e italiani per interventi di rigenerazione urbana. Ma soprattutto si tratta di un'azione di disturbo nei confronti di Salvini e del suo Piano Casa, giudicato insufficiente. Per il piano, pensato per ridurre il disagio abitativo sopratutto dei giovani, attraverso un'edilizia sociale a canone agevolato, con possibilità di successivo acquisto, le risorse sono state tagliate: soli 200 milioni nel biennio 2026-2027 (100 milioni l’anno), mentre inizialmente era stato previsto un finanziamento di 300 milioni nel biennio.

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