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La leghista Susanna Ceccardi se la prende di nuovo con il burqa, ma posta la foto di un corteo cattolico

Gaffe per l’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi che sui social attacca un corteo islamico organizzato a Bologna ma sbaglia e pubblica la foto di una processione cattolica. Nel frattempo, il post è stato rimosso.
A cura di Giulia Casula
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L'eurodeputata leghista Susanna Ceccardi torna a prendere di mira l'islam e la presunta invasione musulmana che – da anni oramai – starebbe minacciando tutto l'Occidente. La polemica è la solita già sentita. L'europarlamentare ha rilanciato sui social la notizia di una celebrazione islamica a Bologna, ma nel farlo ha commesso un clamoroso scivolone. La foto pubblicata da Ceccardi infatti, non ha nulla a che vedere con il corteo in questione, bensì ritrae la processione cattolica della Desolata che si tiene ogni anno nella città di Canosa, in Puglia. Nel frattempo il post è stato rimosso, ma gli utenti non hanno potuto fare a meno di riconoscere la gaffe.

Come ha fatto Ceccardi a confondersi

Ma come ha fatto Ceccardi a confondersi e cadere in errore? Semplice. La processione della Desolata, che si svolge durante la settimana santa, prevede che una folta schiera di donne sfili indossando un velo nero, simbolo del lutto di Maria dopo la morte di Gesù. L'immagine delle donne velate è stata scambiata dall'europarlamentare con il burqa islamico, da tempo bersaglio della propaganda leghista.

"A Bologna si festeggia la nascita del Profeta ma le donne islamiche devono restare a casa. L’ordine è di non portare mogli, madri, figlie. Questa non è una festa, è discriminazione", ha scritto Ceccardi a proposito della manifestazione tenutasi nel quartiere di San Donato a Bologna per celebrare la nascita di Maometto. "E le femministe? Mute. Basta ipocrisie! Stop islamizzazione!", ha aggiunto. Peccato che la foto scelta per fare polemica non c'entrasse nulla con l'evento organizzato da un centro islamico pachistano bolognese. Evento che peraltro non prevedeva la partecipazione delle donne, come sottolineato dalla stessa Ceccardi.

Non solo, la festa non potrebbe essere più "italiana" di così, trattandosi di un'antica tradizione cristiano cattolica, molto partecipata, in cui le donne del piccolo Comune pugliese sono solite sfilare intonando un coro di dolore in memoria della sofferenza provata dalla Vergine Maria.

La solita polemica della Lega contro il velo islamico

Scivoloni a parte, quella di Ceccardi è la solita e vecchia battaglia leghista contro l'islam e in particolare, contro il velo indossato da alcune donne musulmane. Un indumento che secondo gli esponenti del Carroccio – Ceccardi è tra i più accaniti sul tema – sarebbe il simbolo di un'inaccettabile sottomissione da parte delle donne, ma che da tempo ormai viene usato dalla propaganda per screditare la comunità musulmana e denunciare la presunta "islamizzazione" dell'Occidente. A gennaio, ad esempio, la collega all'Europarlamento Silvia Nardone aveva attaccato l'Ue accusandola di pubblicizzare il velo in chiave positiva all'interno dei propri programmi con immagini e depliant. Stavolta è stato il turno di Ceccardi, che tuttavia è incappata in una brutta figuraccia.

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