La Lega vuole alzare la tassa sulle banche nella Manovra 2026: cosa dice la proposta

Non due punti di Irap in più, ma quattro. Per un incasso totale da oltre un miliardo di euro in più all'anno, quasi tre miliardi e mezzo tra 2026 e 2028. Questa è la proposta avanzata dalla Lega per la legge di bilancio 2026, che è destinata a far discutere il centrodestra. Il Carroccio, infatti, già nelle scorse settimane non aveva nascosto la sua ostilità nei confronti del settore creditizio, minacciando rialzi. Era stato ben più cauto forza Italia, così come gli esponenti del governo Meloni: l'esecutivo ci ha messo parecchio tempo a raggiungere con le banche l'attuale compromesso, che dovrebbe portare allo Stato circa undici miliardi di euro in tre anni. Ora, la Lega vuole alzare ancora la posta.
La proposta è arrivata sotto forma di un emendamento depositato dal Carroccio alla commissione Bilancio del Senato, dove la manovra è in lavorazione. Oggi era l'ultimo giorno a disposizione per gli emendamenti, e infatti stanno emergendo le intenzioni dei partiti in diversi ambiti. Tra i testi della Lega ce n'è uno firmato dal senatore Marco Dreosto e dalla sua collega di partito Elena Testor: interviene proprio all'articolo 21, quello che riguarda le banche, e fa una modifica molto semplice.
Le parole "due punti percentuali" vengono sostituite da "quattro punti percentuali". Un cambiamento minimo che però ha effetti enormi. Sul piano politico, come detto, perché apre una nuova spaccatura nella maggioranza. E anche sul piano economico: 1,15 miliardi di euro in più incassati l'anno prossimo e 1,13 miliardi in più nel 2027 e 2028, quando l'aumento dell'Irap arriverebbe al termine.
La norma attualmente – prima della eventuale modifica della Lega – prevede che l'Irap per le banche salga dal 4,65% al 6,65% negli anni dal 2026 al 2028. Per le assicurazioni, invece, aumenta dal 5,90% al 7,90%. Con l'emendamento del Carroccio le due imposte andrebbero rispettivamente all'8,65% e al 9,90%.
L'incasso stimato, come detto, sarebbe di circa 3,4 miliardi di euro nel giro di tre anni. Dove andrebbero quei soldi? Normalmente l'Irap, che è una tassa regionale, si usa per finanziare la sanità. Ma l'intenzione della Lega sarebbe di darli al ministero dell'Interno. Infatti, lo stesso emendamento prevede di aumentare le risorse per il Viminale – in particolare quelle dedicate a "Contrasto al crimine, tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica".
Inutile dire che, con tutta probabilità, la reazione si farà sentire non solo dalla politica ma anche dalle banche stesse. In audizione al Senato l'Abi, Associazione bancaria italiana, aveva lamentato che con i nuovi aumenti, tenendo conto di tutti gli incrementi, l'Irap arrivava al 7,4%. Mentre per le altre imprese, in media, è del 3,9%. Ora che si prospetta un altro possibile salto di due punti, i banchieri si attiveranno.
Resta da capire quanto la Lega deciderà di tenere questa linea, e puntare politicamente sull'emendamento. Entro martedì 18 novembre, i partiti devono scegliere i loro emendamenti "segnalati", cioè quelli su cui vogliono davvero che la commissione Bilancio discuta. Su 5.500 circa, il numero delle proposte scenderà a poco più di 400 tra maggioranza e opposizione. Se il Carroccio mollerà la presa, allora sarà evidente che questa proposta serviva più che altro a rimarcare la propria posizione. Se invece lo inserirà tra i segnalati, lo scontro politico sarà aperto.