La denuncia di Music4Peace: “Israele toglie miele, biscotti e marmellata dagli aiuti per Gaza, Meloni lo sa”

Durante la conferenza stampa di questa mattina a Genova, Music4Peace ha denunciato le pesanti restrizioni imposte da Israele sugli aiuti umanitari diretti alla popolazione civile di Gaza. Tra le condizioni dettate da Tel Aviv – spiegano gli organizzatori – figura l’esclusione di alimenti ad alto valore energetico come miele, biscotti e marmellata, nonostante le linee guida internazionali, comprese quelle della FAO, li considerino fondamentali nei contesti di carestia e denutrizione. "In tre settimane sono state rifiutate oltre 300 tonnellate di aiuti", denuncia Stefano Rebora, presidente dell’organizzazione. "A ogni camion viene inoltre imposto un pedaggio di 2.200 dollari per l’ingresso attraverso l’unico valico operativo, spesso chiuso. Non solo: anche quando le spedizioni vengono accettate, Israele apre i pacchi, controlla ogni contenuto e rimuove gli alimenti non conformi alle proprie linee guida".
Music4Peace spiega che, qualora le indicazioni israeliane non vengano seguite alla lettera, i pacchi vengono ugualmente aperti e modificati, e i prodotti esclusi devono essere pagati dagli stessi donatori, perché considerati rifiuti da smaltire: "Si tratta di costi aggiuntivi per la distruzione di alimenti perfettamente idonei, che potrebbero sfamare una popolazione stremata", sottolineano. "Arriva caffè in polvere per i bambini, non pacchi di biscotti", aggiunge Rebora. "Eppure un semplice biscotto può essere una risorsa e un conforto per un bambino affamato". "Queste modalità sono disumane e violano ogni principio di diritto umanitario. Questo il governo lo sa da tempo", afferma Valentina Gallo, portavoce di Music4Peace. "Il diritto internazionale è morto".

"Quando vengono richiesti l’eliminazione e lo scarto dei prodotti che possono realmente aiutare — alimenti ad alto contenuto nutritivo come biscotti, marmellate, miele — ci si trova di fronte a un livello di crudeltà che va chiamato con il suo nome", ha dichiarato a Fanpage.it Margherita Mereto, Responsabile Politiche estere Pd Liguria. "Per iscritto viene indicato che è auspicabile che donne e bambini non ricevano troppo sostegno energetico. Relazionarsi a un’affermazione del genere, non solo a livello politico ma anche umano, è tremendo". La Responsabile Pd ha poi evidenziato un aspetto politico particolarmente significativo: "Queste linee guida non sono state introdotte ora, per fermare la Flotilla o per bloccare gli aiuti raccolti da Music4Peace. Sono in vigore da tempo. Significa che i governi, incluso quello italiano, le conoscevano e le hanno accettate. Lo stesso governo che oggi si propone come interlocutore ‘alternativo' alla Flotilla, per la consegna degli aiuti attraverso i canali ufficiali, ha nei fatti sottostato e continua a sottostare a queste condizioni. Ha accettato — e accetta — che vengano esclusi dagli aiuti proprio quegli alimenti fondamentali per chi vive in stato di denutrizione cronica, come le popolazioni di Gaza".
Mereto ha definito tutto questo "una complicità con un sistema brutale e in aperta violazione del diritto umanitario", e ha ribadito il pieno sostegno politico del PD ligure alla missione della Global Sumud Flotilla: "Questa è una missione che va ben oltre la consegna di beni. È nata per rompere l’assedio e rimettere al centro la questione della responsabilità politica. Dopo la prima conferenza stampa di Barcellona, si è aggiunto l’obiettivo umanitario, certo, ma la Flotilla resta innanzitutto un’azione politica, un detonatore necessario di fronte all’incapacità dell’Europa e di altri attori internazionali di assumere una posizione chiara e garantista a tutela della popolazione palestinese".
Presente alla conferenza stampa organizzata oggi a Genova da Music4Peace, anche la consigliera Avs Francesca Ghio, che ha denunciato con forza le restrizioni imposte da Israele sugli aiuti umanitari destinati alla popolazione civile di Gaza: "Con una popolazione che muore di fame, Israele impone e minaccia le organizzazioni umanitarie – tra cui Music for Peace – di non inserire alimenti ad alto valore energetico destinati a donne e bambini palestinesi”, ha dichiarato Ghio a Fanpage.it. “È un atto di disumanizzazione dell’aiuto umanitario. Si rifiuta ciò che può nutrire e dare sollievo a una popolazione stremata. E di fronte a tutto questo, il governo italiano resta in silenzio. Un silenzio che equivale a complicità", aggiunge.
Domani alle 19:00, Music For Peace ha indetto una fiaccolata che partirà davanti alla propria sede a Genova, per ribadire il sostegno alla popolazione palestinese e chiedere, ancora una volta, l'apertura immediata di un corridoio umanitario verso Gaza. Un'iniziativa che si inserisce nel solco delle mobilitazioni civili di queste settimane e che punta a rompere l’embargo imposto da Israele, considerato illegale dal diritto internazionale, e a dare continuità all'azione della Global Sumud Flotilla in mare.