La Corte dei Conti indaga sul Trapani Calcio e i soldi ricevuti dalla Regione Sicilia per il “turismo”

Il caso del Trapani Calcio, e dei fondi regionali assegnati alla squadra per potenziare il turismo, è finito davanti alla Corte dei Conti. I magistrati contabili starebbero indagando da mesi sulla vicenda dei 294mila euro stanziati dalla Regione Siciliana nel 2024. Lo stanziamento aveva da subito sollevato polemiche, ed era poi tornato a far discutere a settembre, quando era emerso come la società aveva effettivamente usato i soldi.
La FC Trapani 1905 srl è guidata da Valerio Antonini, imprenditore romano che possiede anche l'emittente locale Telesud e presiede la squadra di pallacanestro Trapani Shark. Soprattutto, nella società calcistica ha un ruolo ufficiale e dichiarato anche Roberto Schifani, figlio del presidente di Regione Renato Schifani: Roberto è consulente generale del Trapani Calcio e anche avvocato di Antonini.
I 294mila euro in questione erano arrivati dal settore del turismo. Servivano, infatti, a finanziare un progetto che la società aveva chiamato Trapani Invittissima, di cui Fanpage.it aveva consultato e pubblicato la relazione. Si trattava di un'iniziativa che avrebbe dovuto "alimentare il turismo sportivo", aumentando la "visibilità internazionale" delle località in cui la squadra andava a giocare, portando il territorio trapanese "alla ribalta" con "l'azione mediatica che soltanto il calcio riesce ad alimentare offrendo una vetrina internazionale".
Un obiettivo parecchio ambizioso, per una squadra che giocava in Serie D nel 2023/2024 ed era poi stata promossa in terza categoria l'anno successivo, con uno stadio da circa 8mila persone. La salita in Serie B, che era stata prospettata dal progetto stesso, non è poi arrivata. I soldi, però, sono stati spesi.
I bilanci della squadra, infatti, c'erano spese da 375mila euro per l'anno, di cui la gran parte messi dalla Regione. Risultavano le uscite per i materiali, per il vitto e alloggio dei giocatori e altre operazioni di gestione quotidiana. Risultavano 70mila euro pagati per charter privati per le trasferte: il presidente Antonini li aveva giustificati dicendo che non c'erano "voli per 39 persone che collegassero Trapani a destinazione in tempo per giocare". Ma anche circa 7mila euro per cartelloni promozionali per la campagna abbonamenti.
L'indagine della Corte dei Conti, riportata da Repubblica, sarebbe in corso da mesi. Il rischio, per la Regione, sarebbe di incorrere in un danno erariale, cioè un uso improprio dei soldi pubblici che danneggia le casse regionali.
"Nessuno all’interno del Palazzo ad oggi, a distanza di anni, ha rivendicato quell’intervento e questo significa che a volerlo è stato il governo regionale, e cioè Schifani in persona. Adesso non resta che aspettare che Antonini chiarisca a tutti i siciliani la posizione di Schifani e dei 300mila euro che lui ha ricevuto, e che altre società nella stessa categoria non hanno visto neanche col binocolo", ha commentato il deputato regionale Ismaele La Vardera. "Sia chiaro, io ho stima per tutti gli imprenditori che decidono ogni giorno di rimanere e fare impresa in Sicilia, e so anche che il patron granata ha portato lavoro e ricchezza in una comunità come Trapani. Ma le regole, quando si tratta di soldi pubblici, devono essere trasparenti e uguali per tutti e in questo caso le ombre sono tante e vanno chiarite, perché si tratta di soldi di tutti i cittadini siciliani".