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L’onorevole dorme in Parlamento. Anzi no, è solo “un momento di riflessione”

Un giornalista ha pizzicato Deodato Scanderebech, deputato Fli, mentre fa una pennichella su un divano a Montecitorio. La foto ha fatto il giro del web, ma in difesa dell’onorevole, sono intervenuti i colleghi: “Stava solo riflettendo, si prendano provvedimenti contro questi giornalisti privi di morale”
A cura di Biagio Chiariello
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L onorevole dorme in Parlamento Anzi no e solo un momento di riflessione

30 maggio, Palazzo Montecitorio. Un deputato dorme beatamente su un divano in Transatlantico. Si tratta dell’onorevole Deodato Scanderebech, esponente di Futuro e Libertà. Un'immagine che ha fatto subito il giro del web, dopo essere stata pubblicata sul profilo Facebook de I segreti della casta di Montecitorio. I commenti vanno dall'indignazione al sarcasmo passando per l'ilarità. E non poteva essere altrimenti. Scanderebech è uno dei più noti voltagabbana della politica italiana (da Forza Italia all’Udc al Pdl fino a Fli, dopo un breve ritorno nell’Udc). E in tal senso ha anche un particolare record, cioè quello di aver cambiato partito il giorno prima del suo ingresso in parlamento: subentrato a Michele Vietti, promosso a nuove incombenze, appena mette piede a Montecitorio nell'agosto 2010, si iscrive al gruppo del PdL. C'è poi da mettere in conto che Scanderebech è anche quello che alle elezioni regionali del 2010 si presentava con la lista “Al centro con Scanderebech”, il cui slogan era “Prendi la mira, fai centro” e testimonial Pippo Franco.

Ma al di là della foto di Deodato che dorme e dei suoi precedenti, ciò che desta perplessità è un'altra cosa. Oggi il Fatto Quotidiano ha pubblicato un video della seduta parlamentare del 30 maggio, il deputato Aldo Di Biagio, compagno di partito del nostro, prende la parola per sollevare un problema di «straordinaria gravità»: un giornalista «privo di morale» ha fotografato di nascosto il collega mentre si trovava sul divano «in un momento di riflessione». Di Biagio ha poi accusato gli utenti dei social network di aver inveito contro il deputato assonato. E ancora, la foto scattata a tradimento rischia di «alimentare i riflessi drammatici» in un momento di «galoppante antipolitica». Di Biagio chiede, quindi, al Presidente Fini (a sua volta compagno di partito della "vittima") di prendere «dovuti provvedimenti» contro questo giornalista di «discussa professionalità».

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