Irpef, taglio per il ceto medio in Manovra: come può cambiare l’aliquota per redditi fino a 60mila euro

Torna, in vista della prossima legge di Bilancio, uno dei cavalli di battaglia di Forza Italia: il taglio dell'Irpef, cioè la tassa pagata da tutti i cittadini che percepiscono reddito, per il ceto medio. Si tratta in questo momento di un piano, portato avanti dagli azzurri, ma appoggiato da Fdi, di cui si è parlato a lungo nel corso di quest'anno, senza che la proposta venisse concretizzata.
Il governo Meloni sarebbe intenzionato ad agire in questa direzione, abbassando la seconda aliquota dal 35 al 33% per i redditi fino a 60mila euro lordi annui, anche se la misura, in teoria, avrebbe già dovuto far parte della legge di Bilancio 2025, grazie alle risorse che l'esecutivo prevedeva di incassare con il concordato biennale. Per attuare la misura servono però 4 miliardi. Chiaramente il costo scenderebbe, se si pensasse di agire solo sui redditi fino a 50mila euro. Lo scorso febbraio Fratelli d'Italia aveva annunciato l'arrivo del provvedimento entro Pasqua, mentre gli azzurri si erano mostrati più cauti, indicando come scadenza la fine dell'estate.
Taglio Irpef per il ceto medio: ipotesi secondo scaglione al 33%
Ricordiamo che con la manovra 2025 sono stati stabilizzati i tre scaglioni Irpef:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro
- 35% per quelli compresi tra 28.000 e 50.000 euro
- 43% per i redditi superiori.
Un ulteriore passo avanti per andare incontro al ceto medio potrebbe essere fatto in autunno, stando agli annunci del partito di Tajani. Il governo in sostanza, come ha assicurato anche il viceministro dell'Economia Maurizio Leo, punta ad abbassare nei prossimi mesi l'Irpef al ceto medio, portando la seconda aliquota dal 35% al 33%, ampliando anche lo scaglione ai redditi fino a 60mila euro. Il vantaggio previsto sarebbe compreso tra 40 e 1500 euro l'anno tra 30 e 60mila euro
Come può cambiare l'Irpef per il ceto medio
"La ricetta economica di Forza Italia in vista della legge di Bilancio per il prossimo anno punta sull'abbattimento delle tasse per imprese e famiglie, favorire gli investimenti e salari più alti ma senza la ricetta sbagliata della sinistra che penalizzerebbe i lavoratori", ha detto ieri ad Affaritaliani Maurizio Casasco, responsabile economico FI.
"Nella manovra dovrà esserci la riduzione dell'aliquota Irpef dal 35 al 33% fino a 60mila euro lordi l'anno che costa circa 4 miliardi di euro, che è il cavallo di battaglia di Forza Italia", ha spiegato.
"Il ceto medio si è caricato sulle spalle la maggior parte del gettito fiscale ed è ora che abbia la doverosa attenzione", ha detto ancora l'esponente azzurro.