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Il caso Pozzolo

Il sottosegretario Delmastro racconta la sua versione sullo sparo di Capodanno: cosa ha detto

Il sottosegretario Delmastro ha testimoniato al tribunale di Biella durante l’udienza per il caso dello sparo di Capodanno: la sera del 31 dicembre 2023, un colpo di pistola ferì un uomo durante una festa a cui era presente anche Delmastro, che oggi ha detto che non era nella stanza. L’imputato è l’ex deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo, nel frattempo espulso dal partito.
A cura di Luca Pons
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"Non ero nella stanza al momento dello sparo" e "da fuori ho sentito un botto che poteva essere un petardo". Si può riassumere in queste due frasi la testimonianza data oggi da Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia che è stato chiamato ad apparire davanti al tribunale di Biella durante un'udienza per il processo sul caso dello sparo di Capodanno. I fatti risalgono al 31 dicembre 2023: quella sera a Rosazza, in provincia di Biella, si teneva una festa a cui era presente anche Delmastro. Partì un colpo di pistola che ferì alla gamba il 31enne Luca Campana, genero dell'allora caposcorta di Delmastro, Pablito Morello.

Da allora le indagini hanno cercato di ricostruire chi avesse in mano l'arma. Stando alle ricostruzioni si trattava di un revolver North American Arms LR22, di proprietà del deputato di Fratelli d'Italia Emanuele Pozzolo, che aveva il porto d'armi. Alcuni testimoni riportarono che proprio Pozzolo – che non era invitato alla festa, ma era passato dopo la mezzanotte perché si trovava nelle vicinanze – avrebbe impugnato l'arma, per mostrarla ai presenti, e avrebbe fatto partire un proiettile. La versione del deputato, invece, è che ad avere in mano l'arma fosse Morello, che l'aveva raccolta da terra dopo che era caduta.

Pozzolo oggi è imputato per omessa custodia di armi, accensioni ed esplosioni pericolose e porto illegale d’armi in luogo pubblico. Campana lo aveva denunciato anche per lesioni, ma ha ritirato la querela dopo che i due hanno raggiunto un accordo riservato. Circa due settimane fa, Fratelli d'Italia lo ha espulso: ora è un parlamentare del gruppo misto. Pochi giorni prima, parlando a Report, Pozzolo aveva accusato Delmastro di essere in realtà nella stanza, e aveva suggerito che tutto il partito avesse deciso di far ricadere le conseguenze dell'accaduto unicamente su di lui.

Delmastro è stato chiamato a testimoniare proprio perché era presente alla festa e ha ribadito: "Ero fuori. Stavo fumando con due amici di mia figlia quando ho sentito un botto che che poteva essere un petardo. Ho detto: ‘Abbiamo già il primo coglione dell’anno'. Poi sono rientrato e ho trovato una scena ben diversa, e mi hanno detto dello sparo".

Delmastro ha aggiunto che avrebbe anche visto Campana, l'uomo ferito, dire più volte a Pozzolo: "Perché mi hai sparato?". Ma non avrebbe mai visto direttamente il deputato maneggiare o caricare l'arma.

Il legale di Delmastro ha poi posto delle altre domande: ad esempio, ha chiesto al sottosegretario se fosse a conoscenza all'epoca del fatto che Morello era stato coinvolto in passato in un caso di sparo accidentale. Delmastro ha detto di no, e che era venuto a saperlo successivamente dai giornali. L'avvocato ha chiesto anche di confermare un incontro tra Pozzolo e il sottosegretario avvenuto il 24 gennaio, quasi un mese dopo lo sparo: Delmastro ha confermato, ma ha negato di aver detto "So che non sei stato tu". Il pubblico ministero invece non ha fatto alcuna domanda.

Il processo si fermerà per l'estate e riprenderà a settembre, quando ci sarà l'esame dei periti. L'udienza in cui sarà esaminato l'imputato, invece, è prevista per ottobre.

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