Il responsabile economia del PD bocciato all’esame per diventare “professore associato”

Matteo Renzi aveva promesso di circondarsi di collaboratori giovani e meritevoli, i migliori "sulla piazza" per rilanciare il PD e "cambiare verso" all'Italia. Eppure a quasi due settimane dalla vittoria delle primarie e dalla nomina dei componenti della sua segreteria, sono già due le gaffe non piccole. La prima da parte della responsabile lavoro, Marianna Madia, che qualche giorno fa ha "sbagliato ministro": doveva recarsi da Giovannini, ministro del lavoro, e invece è andato da Zanonato. La seconda gaffe – se così la si può chiamare – è quella del nuovo responsabile economia del Partito Democratico Filippo Taddei, che ha incassato la bocciatura all’esame per l’abilitazione da professore associato di politica economica, valida da oggi al 18 dicembre del 2017.

Secondo il Miur, Taddei "non supera nessuna delle condizioni sufficienti previste dai criteri stabiliti dalla commissione. Dalla valutazione analitica delle pubblicazioni risulta soltanto 1 articolo in riviste di fascia A con un rilievo discreto". Gian Cesare Romagnoli, membro della commissione che ha valutato Taddei, spiega che il candidato è "Assistant Professor alla Sais, The Johns Hopkins University, esterno, supera la condizione necessaria nella categoria della fascia A. Non supera la condizione sufficiente. Ha un PhD in Economics alla Columbia University. Presenta 1 sola pubblicazione di fascia A in 1 anno. La valutazione media è insufficiente. Per il Cv e le pubblicazioni, non è idoneo per l’abilitazione a Professore Associato di Politica Economica nel concorso 13-A2".