70 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il ministro Giorgetti dice che bisogna abbassare le tasse alle famiglie con figli

Applicare delle aliquote inferiori alle famiglie con figli, rispetto a quelle che non ne hanno, sarebbe uno dei modi per applicare la Costituzione, che richiede la progressività delle imposte. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo agli Stati generali della natalità.
A cura di Luca Pons
70 CONDIVISIONI
Immagine

Per combattere il calo delle nascite in Italia, "una politica fiscale per la famiglia non è l’elemento decisivo, ma sicuramente è importante". Lo ha detto il ministro per l'Economia Giancarlo Giorgetti, intervenendo con un video agli Stati generali della natalità. Per questo, la proposta è di abbassare le tasse alle famiglie che hanno figli, rispetto a quelle che non ne hanno.

In particolare, Giorgetti ha spiegato: "Se guardiamo al reddito disponibile delle famiglie numerose, con figli, rispetto a quelle che di figli non ne hanno, vediamo che il reddito disponibile è assolutamente inferiore. Quindi sarebbe molto più corretto applicare anche delle aliquote inferiori, per rispondere anche al dettato costituzionale di progressività". Nelle settimane scorse si era parlato di un progetto del ministro – un'esenzione fiscale da circa 10mila euro per ogni nuovo figlio – che poi è sparito dai radar. Ora Giorgetti è tornato sul tema, senza dare indicazioni specifiche.

"I metodi possono essere molteplici: si è già fatto moltissimo con l'assegno unico, c'è chi propone il quoziente familiare, chi propone un incentivo in forma fissa in relazione al numero di figli. Io credo che l'importante sia discuterne e approfondire, mettere come priorità dell'agenda politica questa sfida", ha detto il ministro. Che ha aggiunto: "C'è sempre più consapevolezza su questo anche in Europa, dove ci sono anche degli esempi positivi che hanno funzionato e possiamo emulare".

Ripetendo una delle frasi che ha usato di più per descrivere le intenzioni del suo ministero in materia di natalità, Giorgetti ha ripetuto: "Non si parla di incentivo alla natalità, ma di togliere i disincentivi alla denatalità". Il tema "richiede uno sforzo condiviso, non può dividere. Da questo dipende la nostra sopravvivenza. Il Pnrr nasce come NextGenerationEu: ecco, adesso parliamo della Next Generation italiana".

Giorgetti, che non ha potuto partecipare agli Stati generali della natalità perché oggi si trova a Niigata, in Giappone, per le riunioni del G7. Nel suo intervento ha allargato il discorso anche alle pensioni: il sistema previdenziale è in crisi da anni, e "nel tempo si è risposto con le solite ricette: innalzamento dell’età pensionabile, penalizzazioni per il pensionamento anticipato… Tutti interventi che hanno permesso di rendere più sostenibile il sistema", ma che non portano a una soluzione durevole.

Infatti, ha chiosato il ministro, "la vera riforma delle pensioni è quella che promuove la natalità", perché "senza questa impostazione il sistema non regge". Giorgetti ha ricordato le statistiche: "Già oggi, su cento pensionati ci sono 111 occupati. In 39 province, il numero di pensionati è superiore a quello degli occupati".

In generale, "nel dibattito pubblico si chiama spesso in causa la sostenibilità del sistema economico dal punto di vista ambientale, sociale…io credo che vada ribadito che il sistema economico è strettamente correlato alla natalità". Come hanno dimostrato recenti dati Istat, "da qui al 2042 con gli attuali tassi di fecondità il nostro Paese rischia di perdere per strada percentuali di Pil impressionanti, pari al 18%", ha sottolineato il ministro.

70 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views