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Manovra 2024

Il governo Meloni ha tagliato 400 milioni di fondi per le persone con disabilità

Dalla memoria presentata dall’Ufficio parlamentare di bilancio emerge un taglio ai fondi dedicati alle politiche per le persone con disabilità: la manovra del governo Meloni riduce di centinaia di milioni gli interventi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Nella manovra del governo Meloni c'è un taglio netto ai fondi per le persone con disabilità. Il dato emerge dalla memoria dell'audizione di oggi, in commissione al Senato, dell'Ufficio parlamentare di bilancio. Tra le pieghe delle tabelle ci sono una serie di numeri che parlano chiaro: dal 2024 viene istituito il Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità, che avrà una portata ben inferiore rispetto a tutti gli altri fondi che andrà a sostituire. La dotazione, secondo quanto riporta il documento, sarà di 231,8 milioni di euro. Peccato che, si legge, "la dotazione complessiva del nuovo Fondo unico è, tuttavia, inferiore al valore complessivo delle risorse disponibili nei Fondi eliminati".

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Dalla tabella dell'Upb emerge che i fondi tagliati, per crearne uno unico che servirà a "superare la marcata frammentazione degli interventi in materia", valgono in totale 282 milioni di euro. C'è perciò, in effetti, un primo buco da oltre 50 milioni rispetto alla nuova dotazione.

Secondo quanto riporta l'Upb, però, il Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità – differente da quello per l'inclusione – resterà al momento sganciato dal nuovo unico. Parliamo di un altro fondo, varato nel 2020 e rifinanziato – con un aumento dell'importo totale – di anno in anno in legge di Bilancio. Partito da 200 milioni di euro, è arrivato a 350 milioni nel 2023. L'anno prossimo, però, verrà azzerato. Questo dettaglio emerge da un'altra tabella dell'Upb, che dice che in sostanza il fondo non è stato rifinanziato.

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Il paradosso nel paradosso è che, negli ultimi anni, le risorse destinate – nelle varie leggi di Bilancio – a questo fondo sono state utilizzate per tutt'altro. Lo spiega ancora l'Upb:

In particolare, nel 2022 la dotazione del Fondo è stata destinata, per 200 milioni, alla remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario del personale del Corpo di polizia penitenziaria nel periodo pandemico e all’acquisto di farmaci e vaccini anti-COVID e, per 100 milioni, per fornire sostegno all’attività degli enti del Terzo settore a fronte dei rincari delle bollette energetiche. È stato inoltre previsto l’utilizzo delle risorse per il 2023 a supporto delle agevolazioni per i bonus edilizi (DL 145/2023, art. 23).

Superbonus, bollette, straordinari per gli agenti polizia, farmaci e vaccini contro il Covid. Insomma, per le persone con disabilità questi soldi non venivano utilizzati perché mancavano puntualmente i decreti attuativi. Dal prossimo anno non ci sarà più questo rischio, visto che il governo ha deciso direttamente di non rifinanziare il fondo.

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