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Il discorso di fine anno del Presidente Mattarella: “Il vaccino è un dovere, io mi vaccinerò”

Il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella assume un valore fondamentale, nell’anno della pandemia da coronavirus che ha causato decine di migliaia di morti e di contagiati. Dal Capo dello Stato un messaggio di solidarietà e un invito a resistere, perché l’uscita dalla crisi è sempre più vicina.
A cura di Redazione
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C'era comprensibilmente grande attesa per il tradizionale discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in onda a reti unificate e diffuso anche sui principali social network. E il Capo dello Stato non ha tradito le aspettative, con un discorso accorato e incisivo, che ha toccato i principali temi all'ordine del giorno, ma soprattutto ha restituito la nitida fotografia di come gli italiani stanno vivendo questo periodo particolarmente complesso e difficile.

“Il 2021 dev'essere l'anno della sconfitta del Covid e della ripresa. Questo è tempo di costruttori. I mesi prossimi sono un passaggio decisivo. Non deve essere perso tempo per perseguire interesse di parti”. Così Mattarella, nel suo messaggio di fine anno commenta l'ipotesi di una crisi di governo, figlia del conflitto tra il premier Giuseppe Conte e il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Quello di Mattarella è l'ultimo da Presidente della Repubblica, e lui stesso ricorda che “la ripartenza sarà al centro” di quest'ultimo anno di mandato.

“Ho avvertito la difficoltà nel trovare le parole adatte per mandarvi i miei auguri per l'anno nuovo”, esordisce il Presidente dal cortile del Quirinale, con una bandiera italiana e una europea alle sue spalle. “Sono giorni in cui convivono angoscia e speranza – prosegue Mattarella -. Vorremmo tornare a vivere esperienze che ci sono consuete, ospedali senza emergenze, scuole e università aperte, anziani non più soli, negozi aperti. Aspiriamo a riappropriaci della nostra vita”.

Ricorda, Mattarella, di come il virus ci abbia colpiti per primi, l'illusione dello scampato pericolo in estate, la seconda offensiva in autunno: “È necessario di fare insieme memoria di quel che abbiamo vissuto quest'anno – spiega -. Perché la pandemia ha aggravato vecchie disuguaglianze e ne ha create di nuove”. Ricorda, Mattarella, di chi è stato più penalizzato dall'emergenza Covid: donne e giovani, persone con disabilità, autonomi e precari che “hanno visto calare o azzerare il proprio reddito”.

Tuttavia, c'è anche spazio per “Segnali importanti che alimentano speranze concrete affinché non prevalga la paura”. Il vaccino, in particolare, figlio di un rinnovato spirito europeo e di una grande “alleanza mondiale della ricerca”: “A tutti va consentito di vaccinarsi gratuitamente. Vaccinarsi è una scelta di responsabilità e un dovere. Io mi vaccinerò appena possibile dopo le categorie che devono avere la precedenza”.

L'ultimo intervento del Presidente della Repubblica Mattarella sui vaccini

Solo pochi giorni fa, il Capo dello Stato Sergio Mattarella era intervenuto sulla questione delle vaccinazioni, rilanciando la centralità della campagna vaccinale come via principale per uscire dalla crisi e tornare alla normalità. "La diffusione del covid-19 ha mostrato che le sfide non sono contenibili in un angolo del mondo, ci impongono di non chiuderci in noi stessi volgendo lo sguardo altrove, ricordando che sfide globali devono essere fronteggiate da una governance effettivamente ed efficacemente globale”, aveva spiegato il Presidente, soffermandosi sull’importanza della collaborazione internazionale per il raggiungimento di un traguardo fondamentale come quello del vaccino. Ma allo stesso tempo aveva ammonito: “È forte la necessita' di garantire l'accesso di tutti i popoli alle iniziative di immunizzazione, per dovere di solidarietà e per sicurezza comune. Le disuguaglianze si sono drammaticamente acuite, le tensioni rischiano di aumentare in maniera evidente”.

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