Il decreto Casa è legge: dentro anche fondi e misure per Expo 2015

Praticamente alla scadenza del "termine utile", la Camera dei deputati ha definitivamente convertito in legge il decreto Casa, o per meglio dire il decreto legge recante "Misure urgenti per l'emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per EXPO 2015". Si tratta di un provvedimentro sul quale il Governo aveva posto la questione di fiducia, in modo da scavalcare l'ostruzionismo dell'opposizione che avrebbe potuto far decadere il decreto (ricordiamo che ora la Camera sospenderà le sedute per il periodo elettorale). Il voto finale ha dunque evidenziato la presenza di una solida maggioranza a Montecitorio, con i sì che sono stati 277 a fronte di 92 no e di numerosissime assenze (probabilmente dovute agli impegni dei parlamentari nella campagna elettorale per le Europee).
Nel decreto casa i fondi per Expo 2014
Si tratta in ogni caso di un provvedimento controverso, con misure che dovrebbero servire a tamponare l'emergenza abitativa, ma che sono osteggiate dalle associazioni per il diritto alla casa. Tra i punti più controversi vi sono: la Cedolare secca al 10% per canoni concordati in comuni colpiti da calamità, la proroga fino al 31 dicembre 2015 delle norme che prevedono agevolazioni per gli inquilini emersi dal nero, lo stop al pagamento dell'Imu per chi risiede all'estero e ha case sfitte in Italia. Allo stesso tempo per l'Expo 2015 ci sono altri 25 milioni di euro per il Comune di Milano, mentre per il recupero delle case appartenenti allo Iacp le regioni avranno la possibilità di mettere nero su bianco un programma da consegnare al ministero delle Infrastrutture.