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Caso Paragon

Il Copasir riprende le indagini su Paragon dopo lo spionaggio su Ciro Pellegrino: che cosa succede ora

Dopo le ultime novità sullo spionaggio nei confronti di un altro giornalista di Fanpage.it, Ciro Pellegrino, il Copasir riprende le indagini sul caso Paragon. Non si tratta di una riapertura del caso, ma di nuove verifiche a seguito degli elementi emersi nel rapporto di Citizen Lab, tra cui lo spionaggio di un terzo giornalista, rimasto anonimo.
A cura di Giulia Casula
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Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino, direttore e capo della cronaca di Napoli a Fanpage
Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino, direttore e capo della cronaca di Napoli a Fanpage
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Dopo le ultime novità sullo spionaggio nei confronti di un altro giornalista di Fanpage.it, Ciro Pellegrino, capo della cronaca di Napoli, il Copasir riprende le indagini sul caso Paragon. Non si tratterà di una vera e propria riapertura delle indagini – come spiegano fonti interne a Fanpage – ma di ulteriori verifiche a seguito dei nuovi elementi emersi grazie al rapporto stilato da Citizen Lab.

I ricercatori dell'Università di Toronto infatti, hanno potuto confermare che anche Ciro Pellegrino è stato spiato tramite Graphite, lo spyware sviluppato e venduto dall'israeliana Paragon Solutions. Nel suo dispositivo, un iPhone, sono state trovate le tracce della presenza del software, lo stesso che aveva infettato il telefono del direttore Cancellato. Trattandosi di due sistemi operativi differenti, Apple e Android, le segnalazioni ai due giornalisti erano arrivate tramite modalità diverse (da Apple nel caso di Pellegrino, da Meta per Cancellato).

Non solo, l'analisi di Citizen Lab è stata in grado di stabilire che un terzo giornalista è stato vittima di intercettazione tramite lo spyware israeliano. Tuttavia questa persona, la cui nazionalità potrebbe non essere italiana, ha deciso per il momento di rimanere anonima.

Nuovi elementi insomma, che hanno spinto il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica a proseguire la propria attività di indagine con ulteriori verifiche e controlli. La prima fase dei lavori si è conclusa con la pubblicazione di un rapporto, che ha fornito alcune informazioni importanti sullo spionaggio ai danni di alcuni attivisti di Mediterranea Saving Humans, mentre ha lasciato aperto il dossier relativo a Fanpage. Il Comitato infatti, è stato in grado di appurare che le intercettazioni svolte nei confronti dei membri dell'ong rientravano all'interno di operazioni legittimamente autorizzate dal governo Conte nel 2019, ma non ha saputo chiarire chi abbia autorizzato l'uso di Paragon contro Cancellato e Pellegrino.

Il Copasir ha altresì escluso la responsabilità dei servizi segreti italiani, pur lasciando parecchi punti di domanda e questioni in sospeso. Sullo scandalo che ha colpito Fanpage.it la verità ancora non si trova e il recente scontro tra Paragon e Copasir rende la vicenda ancora più intricata. Nei giorni scorsi l'azienda israeliana aveva accusato il governo e Parlamento di non aver voluto collaborare per capire chi avesse spiato Cancellato, smentendo la versione fornita dal Comitato. Quest'ultimo però aveva replicato negando quanto dichiarato da Paragon e dicendosi pronto a desecretare l'intera audizione.

Ora l'attività di verifica riprenderà e i nuovi fatti emersi verranno visionati dai membri del Comitato. A seconda di come si svilupperanno le indagini – spiega la fonte – verrà elaborato un altro rapporto o un'integrazione alla prima relazione. 

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