Il Copasir è pronto a desecretare l’audizione di Paragon: cosa può succedere adesso

Il Copasir ha ufficialmente trasmesso a Paragon Solutions, l'azienda israeliana produttrice dello spyware Graphite, la trascrizione integrale dell'audizione tenutasi il 9 aprile scorso. Una decisione attesa, che potrebbe contribuire a fare chiarezza su una vicenda che ha già generato scontri istituzionali e polemiche pubbliche. Il verbale contiene le risposte fornite dai rappresentanti di Paragon alle domande poste dai componenti del Comitato, tra cui quelle relative alla possibilità di identificare l'uso improprio del software contro giornalisti e attivisti e alle modalità ritenute valide dalla stessa azienda per effettuare le verifiche.
Lo scontro sulle responsabilità
La mossa arriva in un momento delicato: solo poche settimane fa Paragon ha smentito la versione contenuta nella relazione finale del Copasir, affermando in una nota che sarebbe stata la società stessa a rescindere i contratti con il governo italiano, dopo aver offerto inutilmente la propria collaborazione per individuare i responsabili dello spionaggio ai danni del direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato. A relazione chiusa, Paragon Solutions ha fatto infatti sapere di essere in grado di stabilire con quale licenza fosse stato usato il software Graphite, e quindi anche di identificare chi abbia spiato il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato. Un'informazione che però, secondo la società, non è mai stata richiesta né dal governo né dal Parlamento italiano. Posizione quindi, che contrasta con quanto riferito dagli stessi rappresentanti dell'azienda durante l’audizione al Copasir: in quell'occasione, infatti, avevano spiegato che una verifica simile poteva essere effettuata anche semplicemente consultando i server dei Servizi. Un'operazione che, secondo quanto riferito dal Comitato, è stata compiuta senza però portare a risultati. Resta così aperta la domanda centrale: chi ha spiato i giornalisti?
Le inchieste delle procure italiane
Oltre all'inchiesta parlamentare, restano aperte anche le indagini della magistratura italiana: le procure di Roma e Napoli, coordinate dalla Procura nazionale antiterrorismo, stanno infatti procedendo per l'ipotesi di intercettazioni abusive. Sono state inoltrate rogatorie internazionali verso Paragon Solutions, che però, almeno per ora, non ha fornito alcuna risposta formale. Lo scenario che si delinea è quello di una sorveglianza selettiva, che tocca il cuore del dibattito su privacy, libertà di stampa e trasparenza istituzionale. E il tempo, al momento, sembra giocare più in favore dell'ambiguità che della chiarezza.
Il punto sulla relazione del Copasir
La relazione pubblicata il 5 giugno scorso dal Comitato, approvata all'unanimità, ha sostenuto che Paragon non ha accesso diretto ai dati degli utenti spiati e che non è in grado di sapere chi venga monitorato dai propri clienti. Durante l’audizione, i rappresentanti della società avrebbero però affermato che un'analisi sui registri installati presso i clienti può, in effetti, consentire di risalire a eventuali abusi. Una contraddizione solo apparente, secondo il Copasir, che sottolinea come proprio per questo sia stato effettuato l’accesso ai sistemi di Aisi e Aise, senza delegare tale attività a soggetti esterni.
Cosa può succedere adesso
In questo quadro già complesso, la desecretazione dell'audizione assume un valore politico e simbolico rilevante: se Paragon darà il via libera, il pubblico potrà leggere integralmente le dichiarazioni rese davanti al Parlamento. Il Copasir ha già anticipato l'intenzione di pubblicare il resoconto in via straordinaria, "anche a tutela della serietà del lavoro svolto" e per contrastare le "ricostruzioni parziali e fuorvianti".
La decisione è dunque ora nelle mani dell'azienda israeliana. In attesa di una risposta formale, resta sullo sfondo un tema più ampio: la tensione crescente tra esigenze di sicurezza nazionale e diritto all'informazione, in un caso che tocca la libertà di stampa, la riservatezza dei dati e i limiti dell'intervento privato nei sistemi di intelligence.