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Il Consiglio di Stato boccia le bollette dell’acqua: in contrasto col referendum

Secondo la magistratura, i gestori hanno continuato a percepire il 7% di aumento sulle tariffe dell’acqua, a dispetto dei principi stabiliti dai quesiti referendari del giugno 2011. Esulta il Forum dei movimenti per l’acqua: “Abbiamo vinto”.
A cura di Biagio Chiariello
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Le attuali tariffe dell’acqua pubblica non hanno rispettato i principi stabiliti dal referendum del giugno 2011 e in vigore dal luglio 2011. A stabilirlo è stato il Consiglio di Stato, il grado più alto della giustizia amministrativa in Italia, che ha giudicato in contrasto col quesito referendario il criterio della "adeguatezza della remunerazione dell’investimento". Una somma pari al 7% del totale delle bollette dell'acqua. I magistrati sottolineano come quella percentuale di aumento delle tariffe sia stato applicata dal 21 luglio 2011 al 31 dicembre 2011 nonostante l'esito dei referendum. A dare la notizia è stato il Codacons che fa presente come "i soldi indebitamente incassati dai gestori dal 21 luglio 2011 (data di proclamazione della vittoria referendaria) vanno immediatamente, ossia nella prima bolletta utile, restituiti al consumatore con tanto di interessi legali, altrimenti scatteranno le azioni legali". Il Consiglio di Stato ha poi specificato che spetterà all'Autorità per l’Energia Elettrice ed il Gas, già incaricata di formulare la nuova tariffa all'indomani del referendum sull'acqua, decidere il criterio per restituire ai cittadini quel 7% pagato in più.

 "Abbiamo vinto, non si possono fare profitti sull'acqua – afferma il Forum dei movimenti per l'acqua commentando il parere -. Questa volta a darci ragione è il parere del Consiglio di Stato sulla tariffa: le bollette che i gestori consegnano ai cittadini sono illegittimamente gonfiate e non rispettano la volontà referendaria espressa da 27 milioni di persone". E il Forum è già pronto a denunciare le modalità di restituzione adottate dall'Autorità che, come scrive il Corriere della Sera, ora "dovrà vagliare una per una le tariffe applicate dai 3 mila gestori dal 2012 e fino all'emanazione delle nuove regole, e verificare la loro congruenza al novello regolamento". Ma il nuovo regolamento dell'Autorità non va bene perché "la remunerazione del capitale investito viene reintrodotta sotto mentite spoglie" dicono dal Forum, evidenziando come la 7% non vada operata soltanto sulle bollette comprese tra il 21 luglio 2011 e il dicembre dello stesso anno, ma anche per le bollette che partono dal 2012 e arrivano all'emanazione del nuovo regolamento.

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