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Concessioni balneari, le ultime notizie

Il centrodestra vuole prorogare le concessioni balneari di almeno un anno

Fioccano gli emendamenti al decreto Milleproroghe da parte di vari esponenti del centrodestra, con l’obiettivo di prorogare la scadenza delle concessioni balneari. Il governo Draghi, con la legge sulla concorrenza, l’aveva fissata al 31 dicembre 2023.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il centrodestra ci riprova, ma questa volta ha tutte le carte in regola per riuscirci. Il dibattito sulle concessioni balneari non è ripartito ufficialmente, come accaduto poco meno di un anno fa quando al governo c'era Mario Draghi. La legge sulla concorrenza fece litigare per settimane i partiti di quella maggioranza eterogenea, con il centrodestra – rappresentato da Forza Italia e Lega – che chiedeva di prorogare le concessioni e l'esecutivo che si opponeva per via delle richieste dell'Europa legate al Pnrr. Poi c'è stata la crisi di governo e, alla fine – seppur nel disbrigo degli affari correnti – la legge sulla concorrenza ha visto la luce, fissando la scadenza delle concessioni balneari al 31 dicembre 2023. Nel centrodestra, però, non era d'accordo nessuno.

Alla prima occasione utile, in effetti, se ne sta riparlando. Oggi sono stati depositati diversi emendamenti al decreto Milleproroghe sulla questione delle concessioni balneari da parte di esponenti di tutto il centrodestra, due dei quali sono firmati dai senatori di Forza Italia Licia Ronzulli e Maurizio Gasparri: il primo prevede la proroga delle concessioni al 31 dicembre 2024, il secondo al 31 dicembre 2025. Insomma, in sostanza Forza Italia – in accordo con la Lega e Fratelli d'Italia – spinge per un'ennesima mini proroga per le concessioni demaniali, bypassando di fatto la legge sulla concorrenza. La Lega spinge per la scadenza nel 2024, Forza Italia per il 2025.

In tutto ciò bisognerà capire cosa ne pensa la presidente del Consiglio, che dall'opposizione scrisse una lettera a Draghi per chiedere di tutelare i balneari. Il governo non si è ancora espresso, ma fino ad ora la posizione del centrodestra è stata molto chiara. Bisognerà capire come coniugarla con le regole europee. Gli emendamenti, intanto, precisano che il rinvio serve a "dare un tempo adeguato a porre in essere le misure per l'effettuazione delle gare, in particolare per effettuare la mappatura delle concessioni in essere, degli spazi non affidati e di tutte le coste a disposizione per valutare la effettiva disponibilità delle risorse naturali".

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