Il capogruppo del PD chiede al ministro di aiutare i lavoratori “perché ci sono le elezioni”

"Ciao Ministro, sono Raffaella Paita (Capogruppo Pd Liguria). Ci sono i lavoratori di Ericsson in Consiglio. Vorrebbero incontro con te su tema cassa integrazione. Anche in vista delle elezioni sarebbe importante concederlo. Posso dire che li vedrai?", e di seguito: "Mi serve solo sapere ora se sei disponibile. Poi vedremo data. Sono in mezzo ai lavoratori". Sono i due messaggi che Raffaella Paita, capogruppo del Partito Democratico in Regione Liguria, ha inviato al ministro del Lavoro Giuliano Poletti, chiedendo un incontro con i lavoratori di Ericsson, in protesta per gli annunciati licenziamenti. In realtà, però, causa un banale scambio di nominativi in rubrica, quel messaggio non è stato ricevuto dal ministro Giuliano Poletti, ma da un certo Giampaolo Poletti, amico dell'attuale assessore all'Ambiente della Regione Liguria Giacomo Giampedrone, che ha diffuso lo screenshot sui social.
"Bisogna stare attenti a chi si inviano i messaggi, cara Paita! Passi che la consigliera abbia scambiato il mio amico fraterno Giampaolo Poletti per il Ministro Giuliano Poletti e che da oggi in poi per me sarà sempre il ‘Signor Ministro' ma vi rendete conto del livello di bassezza del PD in Liguria? ‘Anche in vista delle elezioni sarebbe importante concederlo'. Ahi ahi, cara Paita! I lavoratori vanno tutelati sempre non ‘anche in vista delle elezioni'! E quanto alla fretta di riunire al più presto un tavolo, non è esattamente la stessa premura che hai auspicato dal tuo Ministro. Un po' scorretto non trovate? Anche per questo, e per molto altro, l'undici giugno bisogna mandarli a casa", scrive nel testo che accompagna l'immagine l'assessore Giampedrone.
Poche ore dopo la pubblicazione del messaggio, Raffaella Paita ha diffuso una nota stampa fornendo la sua versione dei fatti: "Questa mattina un sindacalista mi ha chiamata per chiedermi di anticipare la discussione su Ericsson nella riunione dei capigruppo. E così mi sono subito attivata con il presidente Bruzzone. Poi si è tenuto l’incontro nel corso del quale, in un clima teso, i lavoratori hanno chiesto di stimolare il governo a concedere un faccia a faccia per la cassa integrazione. Ho inviato un messaggio per chiedere l’incontro", ha sottolineato la capogruppo PD.
"Secondo il centrodestra dovrei vergognarmi perché ho scritto un sms al ministro Poletti per chiedergli di intervenire sulla vertenza Ericsson. Ma d’altra porte cosa dobbiamo aspettarci da gente che non ha mai difeso in vita sua i lavoratori? Non ho mica parlato di ‘bestie straniere' o messo ‘mi piace' a chi chiedeva di mettere gli stranieri o i gay nei forni. E se ho parlato di elezioni imminenti è solo perché non volevo che il centrodestra strumentalizzasse la vicenda Ericsson per fini elettorali. Il mio unico errore è stato quello di spedire il messaggio al Poletti sbagliato. Quando mi sono accorta dello sbaglio ho inviato l’sms al ministro del Lavoro. Naturalmente pubblicare sms privati (anche quelli in favore dei lavoratori) come il mio è una violazione della privacy e dimostra che la mia sensazione di strumentalizzazione politica era del tutto fondata", conclude Paita.