Global Sumud Flotilla

Parlamentari Pd sulla Flotilla per Gaza, Scotto: “Attacchi di notte messaggio mafioso, governo tuteli attivisti”

Arturo Scotto e Annalisa Corrado, deputato ed europarlamentare del Partito democratico che si trovano a bordo della Global Sumud Flotilla, hanno detto a Fanpage.it che il governo Meloni dovrebbe garantire una protezione diplomatica a tutti gli attivisti italiani che fanno parte della spedizione. Gli attacchi di queste notti mandano “un messaggio mafioso”, secondo Scotto.
A cura di Redazione
7 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

di Saverio Tommasi e Luca Pons

"Se sono preoccupato per i cittadini italiani sulla Flotilla? La loro è una libera scelta e i rischi ci sono". Così, ieri, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo il primo attacco ai danni di un'imbarcazione della Global Sumud Flotilla che si trova in Tunisia. Non proprio un messaggio rassicurante: "Non possiamo fare nulla se non garantire tutto il sostegno consolare quando e se arriveranno in territorio israeliano". Saverio Tommasi, per Fanpage.it, ha intervistato due delle persone che si trovano a bordo della Flotilla e che possono contare su una protezione ben maggiore: Arturo Scotto e Annalisa Corrado, deputato ed europarlamentare del Partito democratico.

Dal governo "ci aspettiamo un segnale chiaro"

La reazione del governo dopo gli attacchi è stata insufficiente, per Scotto: "Ci aspetteremmo almeno un messaggio chiaro: ‘Non toccate quei ragazzi'. Non ‘se la sono andata a cercare'". Detto questo, "in realtà la presidente Meloni su questo è stata molto più chiara, quando la segretaria del Pd Elly Schlein ha chiesto esplicitamente di usare tutti i canali istituzionali per difendere la Flotilla", ha ricordato Corrado.

"Voglio prendere in parola il governo, quando dice ‘garantiremo una tutela ai cittadini italiani che sono sulle barche'. E voglio prendere in parola anche Tajani, quando dice ‘non sono terroristi quelli che si imbarcano'", ha aggiunto Scotto. "È già un passo in avanti", rispetto alle "scelte politiche che questo governo ha fatto".

Tra queste scelte c'è, ad esempio, "non riconoscere lo Stato di Palestina a differenza di Spagna, Francia, Gran Bretagna e tanti altri Paesi europei; non sospendere il memorandum militare tra Italia e Israele; non unire l'Italia ai 17 Paesi europei che chiedono la sospensione del trattato Ue-Israele, dove all'articolo 2 c'è scritto che non si possono avere rapporti commerciali, economici o militari con Paesi che violano i diritti umani".

"La tutela per noi parlamentari c'è, per gli attivisti no"

Come detto, però, al di là della linea del governo ci sono delle protezioni che vanno fatte rispettare. Anche su questo, però, i dem chiedono all'esecutivo di spingersi oltre: "Deve esserci una protezione diplomatica come ha fatto il governo Sanchez", ha detto Scotto. La settimana scorsa, infatti, il governo spagnolo ha detto che intende applicare la protezione diplomatica (più ‘forte' di quella consolare) a tutti gli spagnoli che si trovano sulle imbarcazioni.

"La tutela per noi parlamentari già c'è, e Tajani l'ha spiegato", ha detto il deputato. "La tutela per gli attivisti che sono a bordo non c'è. E noi chiediamo che la abbiano, le decine di attivisti che si sono imbarcati". Attivisti che "stanno facendo una cosa molto semplice: stanno restituendo dignità alla comunità internazionale, quella dignità che è stata perduta non avendo fatto nulla per fermare questa guerra".

Concorde anche Corrado: "Ci aspettiamo che ci sia protezione diplomatica e istituzionale delle persone a bordo. Sanchez ha fatto di più. Se si può fare di più, in virtù degli attacchi che ci sono già stati in Tunisia, chiediamo che la protezione venga elevata".

"I due attacchi notturni? Messaggio mafioso"

Proprio gli attacchi delle ultime due notti sono l'elemento che ha alzato l'attenzione sulla tutela di chi è a bordo della Flotilla. Due incendi, entrambi causati da attacchi esterni, per il momenti rimasti senza responsabili.

"Chi ha mandato questi droni lo ha fatto per bloccare la missione, intimidire, dire ‘se andate un po' più in là non sappiamo cosa può succedere'", ha commentato Scotto. "È un messaggio mafioso, questo è il termine più adatto. Una missione umanitaria è una missione umanitaria, non dovrebbe dare fastidio a nessuno. Invece viene considerata ostile, perché forse non vogliono troppi occhi su Gaza".

7 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views
Immagine

Iscriviti a Evening Review.
Ricevi l'approfondimento sulle news più rilevanti del giorno

Proseguendo dichiari di aver letto e compreso l'informativa privacy