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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina e sanzioni alla Russia: di cosa si parlerà al Consiglio europeo di Versailles

Oggi il Consiglio europeo, riunitosi in via informale a Versailles, discuterà delle conseguenze dell’aggressione militare russa all’Ucraina. Ecco i temi sul tavolo dei leader Ue.
A cura di Annalisa Girardi
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Si riunirà oggi, in via informale, il Consiglio europeo. Capi di Stato e di governo dell'Unione europea resteranno nella cittadina francese fino a domani per discutere della guerra in Ucraina. O meglio, parleranno delle conseguenze dell'aggressione militare russa, di come rafforzare la sovranità europea e di come ridurre le dipendenze energetiche da Mosca. Per l'Italia ci sarà il presidente del Consiglio, Mario Draghi, a coordinarsi con gli altri leader europei sulla risposta comunitaria a Vladimir Putin.

Si dovrebbe discutere anche di un inasprimento delle sanzioni a Russia e Bielorussia, secondo quanto affermato dalla presidenza di turno francese dell'Ue. "Vorrei annunciare che gli Stati membri stanno lavorando, proprio in queste ore, a un pacchetto di sanzioni che include circa cento persone, a diversi livelli del governo e della nomenclatura russa, e che spero che vengano approvate prima della chiusura di questa sessione plenaria", ha confermato l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, intervenuto ieri alla plenaria del Parlamento europeo.

Secondo Bloomberg al vertice si discuterà anche la possibilità di emettere Eurobond per finanziare le spese che i Paesi Ue dovranno sostenere nel settore energetico e in quello della difesa durante la guerra in Ucraina. Di Eurobond si era già parlato in pandemia, quando si faceva strada l'idea di un debito comune per sostenere l'emergenza sanitaria: si tratta infatti di titoli di debito coperti da tutti gli Stati dell'Unione, in modo da condividerne la responsabilità. "Dobbiamo trovare nuovi strumenti per dare risposta alle nuove questioni che la crisi ci pone davanti", ha detto anche il commissario europeo per gli Affari economici, Paolo Gentiloni.

"I leader dell'UE condannano l'invasione militare russa dell'Ucraina, che viola palesemente il diritto internazionale e compromette la sicurezza europea, elogiando al contempo il popolo dell'Ucraina per il suo coraggio nel difendere il proprio paese. In risposta all'aggressione russa, l'UE ha dimostrato unità e forza e ha fornito all'Ucraina, in modo coordinato, sostegno umanitario, politico, finanziario e materiale", si legge in un comunicato del Consiglio.

Questa invece la lettera di invito del presidente Charles Michel a tutti i capi di Stato e governo dei Paesi membri:

La Russia ha riportato la guerra in Europa. Questa aggressione militare non provocata e ingiustificata nei confronti dell'Ucraina viola palesemente il diritto internazionale e compromette la sicurezza europea. La Russia sta causando sofferenze indicibili alla popolazione ucraina. Elogiamo il popolo dell'Ucraina per il suo coraggio nel difendere il proprio paese. Insieme all'Ucraina, stiamo con fermezza dalla parte della libertà e della democrazia. L'Ucraina fa parte della nostra famiglia europea.

In risposta all'aggressione russa, l'Unione europea ha dato prova di unità e forza. Abbiamo imposto alla Russia le sanzioni più severe mai adottate. L'Unione europea e i suoi Stati membri stanno fornendo all'Ucraina, in modo coordinato, sostegno umanitario, politico, finanziario e materiale. Gli Stati membri stanno dando prova anche di un'immensa solidarietà nell'accogliere un numero incalcolabile di persone che sta fuggendo dalla guerra.

Il conflitto e le sue conseguenze saranno al centro della riunione informale che si terrà a Versailles il 10 e 11 marzo, cortesemente ospitata dal presidente Macron.

Negli ultimi anni, confrontati a molteplici crisi e sfide, abbiamo lavorato insieme a un'ambiziosa agenda strategica. Alla luce dei recenti avvenimenti, è più urgente che mai compiere passi decisivi verso la costruzione della nostra sovranità, la riduzione delle nostre dipendenze e la messa a punto di un nuovo modello di crescita e di investimento.

Di conseguenza, in occasione della riunione informale, vorrei che ci concentrassimo su tre questioni specifiche, vale a dire:

  • rafforzare le nostre capacità di difesa
  • ridurre la nostra dipendenza energetica, in particolare dal gas, dal petrolio e dal carbone russi
  • costruire una base economica più solida
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