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Guerra in Ucraina

Gli amici di Putin in Italia: come Berlusconi, Salvini e Meloni hanno sostenuto il presidente russo

Roberto Saviano ripercorre per Fanpage.it i rapporti di alcuni politici italiani con Vladimir Putin negli anni: “Oggi Berlusconi, Salvini e Meloni condannano la guerra Ucraina. Ma non serviva questo conflitto per comprendere la chiara natura autoritaria e violenta del regime di Putin”.
A cura di Annalisa Girardi
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In un video per Fanpage.it Roberto Saviano ripercorre i rapporti di alcuni politici italiani con Vladimir Putin negli anni. E sottolinea: "Oggi questi politici dichiarano di aver cambiato idea a causa della guerra Ucraina. Ma in realtà si stanno solo nascondendo, perché non serviva questo conflitto per comprendere la chiara natura autoritaria e violenta del regime di Putin, che hanno sostenuto e da cui si sono fatti sostenere in questi anni".

Saviano ricorda le parole di Silvio Berlusconi nel 2010, che in visita in Russia definiva Vladimir Putin "un dono del Signore". O i tweet di Matteo Salvini del 2015 dal Parlamento europeo, mentre indossava una maglietta con la faccia del presidente russo: "Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin", affermava il leader della Lega. Oppure ancora, Beppe Grillo che nel 2017, in un post sul suo blog, scriveva che la politica avesse bisogno di "statisti come lui". Infine, Giorgia Meloni, che nel suo libro pubblicato l'anno scorso sottolineava come la Russia difendesse "i valori europei e l'identità cristiana".

Frasi come queste, oggi, difficilmente verrebbero pronunciate. "Eppure da sempre i lati oscuri di Putin sono alla luce del sole. Avevamo già le prove della responsabilità politica di Putin negli omicidi di giornalisti e dissidenti politici, avevamo le prove delle sanguinose campagne militari in Cecenia e in Georgia, dove erano stati violati i diritti umani. Avevamo già le prove della persecuzione della comunità gay in Russia e della soppressione della libertà di espressione. Era tutto chiaro", afferma Saviano.

Chiaramente, sottolinea lo scrittore, "sono stati molti i politici e i governi che in questi anni hanno avuto a che fare con la Russia di Putin". Come ad esempio la Germania con Angela Merkel che ha sempre conservato rapporti economici e diplomatici piuttosto stretti con la Russia. "Ma non di intesa politica o di orizzonti di valori condivisi – precisa Saviano – Non a caso la Germania ospitò l'oppositore di Putin Aleksej Naval'nyj". Quelli italiani, invece, sono "politici che hanno pubblicamente difeso e sostenuto il regime di Putin".

Quindi Saviano conclude: "Di fronte alle bombe e ai massacri in Ucraina, quasi tutti questi politici oggi condannano le violenze. Eppure, quando questa stessa violenza si preparava e si esercitava in Russia, da parte loro non c’è stata una sola parola contro Putin e in solidarietà alle sue vittime".

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